sabato 14 maggio 2011

Intervento del candidato Consigliere Antonio COLAVOLPE

Amiche ed amici, cari concittadini,
buonasera e ben ritrovati. Non posso nascondere la soddisfazione di vedervi così numerosi anche questa sera.  Siamo ormai giunti alla conclusione di questa campagna elettorale che è stata impostata, almeno per quanto ci riguarda, in maniera corretta e propositiva, cercando di non inasprire i toni della disputa elettorale.
Chi mi conosce sa perfettamente che non mi sono mai lasciato coinvolgere più di tanto dalle frequenti polemiche tra le parti contrapposte, mostrando amicizia e rispetto nei confronti di tutti e limitandomi al massimo ad esprimere un sereno giudizio in ordine a ciascuna particolare vicenda.
Ma le ragioni dell'amicizia e del rispetto umano non possono e non devono impedire di dissentire da scelte e comportamenti non sempre condivisibili e accettabili, specie quando essi interessano lo svolgimento della vita quotidiana o, ancor di più, il futuro della propria Città, di questa nostra Città nella quale la stragrande maggioranza di noi ha scelto di vivere, di costruirsi la propria famiglia e svolgere il proprio lavoro.
Io non sono di quelli che, con poca serenità, vedono tutto il male da una parte e tutto il bene dall'altra o che giudicano, per partito preso, solo e sempre in senso negativo, tutto l'operato di un'amministrazione o di una parte politica.
Non mi sentirei di affermare, con assoluta certezza, che l'amministrazione uscente non ha fatto niente o che ha sbagliato tutto in questi quindici anni di gestione. Probabilmente, però, vi è riuscita solo in parte.
Né si può dire che l’Amministrazione uscente non abbia avuto la capacità di programmare una nutrita serie di opere pubbliche, riuscendo anche a realizzarne qualcuna, anche di notevole importanza, come il garage in roccia “Luna Rossa”, inaugurato, in tutta fretta, solo un mese fa circa, allo scadere quasi della consiliatura dell’amministrazione uscente, senza che fosse stabilita una precisa organizzazione dal punto di vista gestionale. 
Ma proprio qui è il problema. Bastano (?) la programmazione di un elenco di opere pubbliche, peraltro voluto dalla legge, e la realizzazione o l'avvio di qualcuna di esse per far giudicare positivamente tutto l'operato di una gestione amministrativa durata ben quindici lunghi anni? Io ritengo di no! E ve ne spiego il perché.
A mio modesto avviso, qualsiasi amministrazione comunale, oltre ai compiti della normale gestione burocratica amministrativa e della cura dell'ordinaria amministrazione per il buon funzionamento delle varie attività che riguardano il quotidiano svolgimento della vita dei cittadini, ha il dovere di portare a compimento le opere già avviate da altri e di programmare e realizzare a sua volta nuove opere pubbliche.
Da sempre è stato così, anche nella nostra Città, dove tutte indistintamente le amministrazioni comunali del passato, avvicendatesi al governo di Amalfi, hanno provveduto a programmare e realizzare piccole e grandi opere pubbliche, compatibilmente con quanto hanno loro consentito le leggi vigenti ed i finanziamenti disponibili all'epoca.
Programmare e realizzare qualche opera pubblica, prima ancora che un merito, è un preciso dovere di qualsiasi amministrazione comunale degna di questo nome.
Il problema vero, per i cittadini, è di valutare l’ utilità o la indispensabilità di ogni opera rispetto al costo, la qualità dell'esecuzione, la priorità della scelta di un'opera rispetto ad altre altrettanto urgenti o forse più urgenti, la convenienza di quell'investimento rispetto ad altri possibili investimenti.
Insomma va dato merito a chi ha realizzato una nuova opera pubblica o anche una parte di essa, ma questo non è tutto; anzi, non è da questo o solo da questo che si giudicano l'efficienza e le capacità di gestione di una buona amministrazione comunale. Bensì dal risultato complessivo dell'intera gestione amministrativa che, per quanto riguarda l'amministrazione  uscente, è, a mio modesto avviso, piuttosto deludente.
E questo è uno dei motivi che mi hanno spinto a rimettermi in discussione per tentare di dare anch'io un contributo più diretto e fattivo alla soluzione dei tanti problemi che ancora angustiano la nostra Città, questa Città in cui ho deciso di svolgere il mio lavoro e di vivere con la mia famiglia ed i miei figli a cui vorrei assicurare un futuro in una città più bella, più ordinata, più vivibile, più dotata di servizi e di attrezzature, insomma una città migliore. In una comunità capace di vivere ogni giorno serenamente, anche con le contrapposizioni, in un clima di civile confronto e di reciproco rispetto, con spirito di solidarietà ed una maggiore attenzione rivolta ai disagi dei più deboli, dei più emarginati, dei più sfortunati, dei più bisognosi.
Basta con le continue liti, basta con gli antagonismi  tra famiglie e personaggi, basta con le manie di protagonismo a tutti i costi, basta con le denunce e le querele. Insomma basta con le guerre inutili!
Le guerre, si sa, producono sempre vittime da entrambe le parti. Ma nel nostro caso, la vittima più illustre di queste guerre è Amalfi, con la sua voglia di crescere e di progredire verso un futuro migliore.
Questa città, per progredire, ha bisogno una volta per tutte di concordia, di serenità, di costruttivo confronto, di reciproco rispetto.
Nessuno ha il diritto di ergersi a giudice di un altro!
E aquesto proposito, ritengo che non sia assolutamente accettabile che solo oggi buona parte della maggioranza, con in testa il Vicesindaco, affermi dopo dieci anni di condivisa amministrazione, che tutta la responsabilità sia da addebitarsi solo ed esclusivamnete al Sindaco uscente. Presa di posizione molto tardiva. Sarebbero stati credibili se, con senso di responsabilità, e con l'attacamneto civico che oggi proclamano, si fossero dimessi dalle loro cariche rinuciando al apotere che hanno preferito, invece, mantenere fino alla fine.
Nessuno può e deve disconoscere eventuali meriti di tante amministrazioni e di tanti amministratori avvicendatisi al governo della nostra Città.
Realizzare opere pubbliche, piccole o grandi, è un dovere di ogni amministratore. I cittadini poi devono giudicare se il denaro pubblico è stato speso bene o male.
Ma è altrettanto, anzi ancor di più, dovere degli amministratori comunali provvedere a tantissime altre cose, a dare tante altre risposte ai problemi ed alle esigenze quotidiane della gente e della Città, favorendone un'immagine complessiva positiva e rassicurante.
Proprio sotto questo punto di vista l'amministrazione uscente non ha dato per niente prova di capacità ed efficienza, trascurando o gestendo in modo errato o inappropriato l'ordinaria amministrazione.
Oggi, tutto sommato, l'immagine complessiva di Amalfi è negativa, è un'immagine di degrado e di abbandono, a partire dalle piccole cose che sono sotto gli occhi di tutti e di cui molti di voi, ogni giorno da anni, si lamentano.
·      Non è semplice dimenticare o far dimenticare l'arroccamento progressivo di questi amministratori nelle stanze di Palazzo San Benedetto, sottraendosi al confronto ed alla disponibilità dei cittadini; abolendo da anni perfino l'orario di ricevimento del pubblico da parte degli assessori. I cittadini si sono visti sballottati da un ufficio all'altro, dove molto spesso sono stati trattati quasi come intrusi.
·      Non è semplice, per tanti amalfitani e per i loro familiari non residenti, dimenticare le indicibili difficoltà per transitare e sostare nel centro storico del proprio paese, mentre è stato consentito il transito indiscriminato di chiunque si sia assoggettato al pagamento dei tre euro per l'acquisto del grattino. Non è così che si riduce il grado di inquinamento dell'aria nel centro storico.
·      Non è semplice dimenticare il notevole danno economico causato ai numerosi esercizi commerciali della zona più interna, che hanno visto diminuire sensibilmente clientela e volume di affari.
·      Non è semplice dimenticare la totale disattenzione verso i gravi problemi di inquinamento marino, atmosferico ed acustico. Da  anni la maggior parte dei liquami fognari scarica direttamente in mare, nella condotta sottomarina, senza passare attraverso l'impianto di depurazione.
·      Non è semplice dimenticare che i lavori per la costruzione dell’Ascensore per il Cimitero, iniziati nel 1983, a distanza di 28 anni non sono stati ancora completati, privando, soprattutto le persone anziane della possibilità di andare a pregare sulla tomba dei propri cari.
·      Non è semplice dimenticare che poco o nulla è stato fatto per incrementare le fonti di nuova occupazione, specie per i giovani.
·      Non è semplice dimenticare la mortificante disattenzione, tranne poche fortunate eccezioni, nei confronti dei professionisti locali e delle imprese e ditte amalfitane, troppo spesso costretti a starsene da parte per fare spazio a tanti professionisti ed imprese di fuori.
·      Non è semplice dimenticare le persistenti condizioni di degrado e di abbandono delle Frazioni, compresa la zona Madonna del Rosario, ancora troppo trascurate da questa Amministrazione, nonostante le loro grandi potenzialità di sviluppo.
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E l'elenco interminabile delle carenze e dei disagi potrebbe continuare per ore fino a concludersi con la palese incapacità o mancanza di volontà di fare uscire la nostra città da un insopportabile clima di scontro, causato soprattutto dalla indisponibilità ad un civile e rispettoso confronto.
È questo stato di cose che la nostra lista civica "A come Amalfi ", vuole contribuire a cambiare attraverso un civile e sereno confronto con tutti.
L’idealismo da cui siamo mossi deve trovare soluzione nel pragmatismo della politica del fare… è molto facile riempirsi la bocca di parole come “unità”, come “bene comune” ma è altrettanto facile sprofondare nell’abisso che separa l’IDEA dall’AZIONE.
E’ nostro dovere, quindi, ed è nostro obiettivo quello di praticare la “democrazia”, praticare la “partecipazione”, praticare la “condivisione”. Per questo a noi della lista “A come Amali” non fa paura l’opinione della gente, per questo non temiamo di prendere decisioni insieme a voi, per questo non temiamo di aprirci al confronto.
Alla base dell’aggregazione della nostra lista vi è un insieme condiviso di valori e di principi… valori e principi che ci fanno guardare alla COLLEGIALITA’ come METODO, al SOCIALE come CAMPO D’AZIONE, al RINNOVAMENTO del modo di fare politica come OBIETTIVO.
Per parte mia, se eletto grazie alla vostra fiducia, intendo applicarmi particolarmente al raggiungimento di alcuni obiettivi:
·      In primis, la sospirata realizzazione, a qualsiasi costo, sottolineo a qualsiasi costo, della strada di circumvallazione, indispensabile per una civile sopravvivenza della nostra città.
·      Va, intanto,  assolutamente migliorata la viabilità interna al Centro Storico, revisionando e modificando, laddove necessario, il Regolamento per il transito nella Zona a Traffico Limitato, ripristinando l’isola pedonale in alcune ore della giornata.
·      Va perseguito un sollecito abbattimento delle barriere architettoniche, dovunque sia possibile, per facilitare la mobilità dei diversamente abili.
·      Va data priorità alla utilizzazione di professionisti, imprese e fornitori locali, a rotazione, e secondo le specifiche competenze.
·      Per quanto riguarda la riqualificazione del Waterfront e del bacino portuale, la mia posizione è quella di non perdere l’opportunità di riqualificare e potenziare la nostra risorsa mare, ma a condizione che ciò venga effettuato senza stravolgimenti infrastrutturali e senza in alcun modo penalizzare i concessionari esistenti nel bacino portuale, anch’essi desiderosi di migliorare le loro attività. Ritengo, quindi, che la scelta giusta per il porto di Amalfi, più che la realizzazione di opere fortemente impattanti per il paesaggio e l’ambiente, sia la messa in sicurezza con interventi minimali, la riqualificazione delle attività e delle strutture esistenti, con il potenziamento delle stesse e, quindi, l’utilizzo di nuova forza lavoro, avendo particolare attenzione a favore di un incremento dei traffici crocieristici.
·      Per quanto riguarda l’argomento Sanità, di primaria importanza per la nostra comunità e per l’intera Costiera Amalfitana, mi sarei aspettato che sia il candidato  sindaco Alfonso Del Pizzo che il sindaco uscente Antonio De Luca, entrambi medici, avessero speso qualche parola in merito, ma evidentemente per loro non è argomento per cui valga la pena discutere.
Molte persone, soprattutto nell’ambito sanitario, sono a conoscenza del mio impegno profuso (a differenza di altri, stando lontano dal clamore di telecamere e di altri organi di informazione) per una Sanità migliore ad Amalfi ed in Costiera Amalfitana, cercando di salvaguardare  l’autonomia gestionale del nostro Distretto Sanitario e di evitare uno smantellamento del presidio ospedaliero di Castiglione.
A tal proposito mi feci promotore, nel mese di Novembre 2009, di far indire un Consiglio Comunale sull’argomento. Ebbene, in quell’occasione, al mio esauriente intervento non seguì da parte del sindaco né da parte dell’intera maggioranza  (tutto verbalizzato) alcun cenno di adesione o di compartecipazione alle mie preoccupazioni ed ancor meno alcun provvedimento utile per evitare quella che è oggi la situazione della Sanità in Costiera: cioè il nostro Distretto Sanitario è stato, purtroppo, accorpato a quello di Cava dei Tirreni – Vietri sul Mare e regna un’ incertezza totale per quanto riguarda il funzionamento del Presidio Ospedaliero di Castiglione che è vero che è stato accorpato all’Ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno, ma non si sa ancora quali funzioni vi saranno esplicate e quali, invece, saranno eliminate.
 Infatti  stando al Piano Attuativo dell’ASL SALERNO del 27.09.2010, il Presidio Ospedaliero sarà convertito in Struttura Polifunzionale (PSP), l’attività Chirurgica sarà eliminata, il Pronto Soccorso sarà declassato a Saut con la presenza del rianimatore.  Il Laboratorio Analisi, sempre secondo il predetto Piano Attuativo Aziendale, si avvarrà di strumenti semplici, utili soltanto per effettuare un numero ristretto di esami, gestiti da personale non di laboratorio. La Radiologia, invece, funzionerà con un sistema di refertazione a distanza.
Ebbene ciò non solo è illegittimo ma è anche pericoloso  perché se è vero, da un lato, che  si avrebbe una riduzione del costo del personale, in quanto scomparirebbero le figure dei tecnici di laboratorio e dei radiologi, dall’altro, però, si offrirebbe un servizio scadente all’utente e si metterebbe in pericolo la vita dei cittadini con il rischio di diagnosi sbagliate svolte da personale non abilitato. E “dulcis in fundo” tale Piano Attuativo prevede, addirittura, che sia il Laboratorio Analisi che il Servizio di Radiologia  sarebbero  garantiti  ma  solo nei giorni feriali e soltanto per 12 ore al giorno. Lascio a voi le considerazioni del caso!
In pratica, l’assistenza d’urgenza in Costiera verrebbe nuovamente affidata all’impiego di autoambulanze attrezzate ed a qualche elicottero che, oltretutto, non può volare di notte o in condizioni meteo avverse e quindi non può essere sempre utilizzabile per le urgenze.
In questo modo Amalfi e la Costiera tornerebbero indietro di almeno 10 anni e  tornare all’assistenza approssimativa di 10-15 anni fa, comporterebbe, certamente, negative conseguenze sui flussi turistici che oggi scelgono il soggiorno in Costiera, oltre che per le sue incomparabili bellezze, anche per la certezza di un’adeguata assistenza sanitaria di primo intervento. Una contrazione dei flussi turistici determinerebbe di conseguenza un inevitabile calo dell’occupazione anche nei molteplici settori dell’indotto.
Insomma è tutto ancora da chiarire e da pianificare nel dettaglio.
Però, stando a quello che è scritto nel Piano Attuativo Aziendale, i presupposti non sono affatto incoraggianti.
Per quanto riguarda, invece, la Medicina Territoriale e quindi il nostro Distretto Sanitario, che, come ho detto in precedenza, è stato già accorpato a quello di Cava dei Tirreni – Vietri sul Mare, la mancanza di un’autonomia gestionale  potrebbe comportare, nel tempo, sul piano funzionale, il ridimensionamento, se non addirittura la soppressione, di importanti servizi di cui sono in effetti beneficiari sia i cittadini residenti che i turisti, fatto questo che determinerebbe serie ripercussioni a carico delle fasce deboli  e della stessa offerta turistica, con conseguente ricaduta negativa sull’occupazione, già aggravata dalla crisi economica ancora in atto.
Ebbene, a dimostrazione del mio impegno e grazie al fattivo interessamento del collega ed amico dott. Giovanni Baldi, Consigliere Regionale nonché componente della Commissione Sanità della Regione Campania, si è riusciti a far  introdurre nella Finanziaria Regionale del 2011, l’art. 212   che rimette in discussione sia gli ambiti ASL che quelli dei Distretti Sanitari, il che rappresenta, certamente, un primo importante passo verso il ripristino dell’agognata autonomia gestionale  del nostro Distretto Sanitario.

Sarà mio impegno personale, come assessore alla Sanità, qualora voi lo vogliate, se ci darete la possibilità di amministrare, concordare con i vertici dell’ASL il trasferimento degli sportelli, delle Unità Operative, degli ambulatori specialistici (potenziandoli) e della guardia medica dall'attuale sede di Via Casamare ai locali di proprietà dell'ASL in Piazza Municipio e Supportico Sant'Andrea, resi liberi recentemente, destinando i locali di Via Casamare ad altre funzioni di pubblico interesse.
Impegno che certamente continuerà con maggiore incisività e determinazione, qualora fossi eletto, a più ampio raggio, per portare avanti questa dura battaglia al fine di avere una Sanità in Costiera degna della sua storia e della sua bellezza. 
§      Infine, e non per  ultimo obiettivo, auspico il costante coinvolgimento, al fianco del Comune, di quanti intendono collaborare, fattivamente, alla ricerca delle soluzioni più efficaci per contribuire a restituire a questa Città un'immagine ed una qualità della vita degne della sua fama, della sua storia e delle sue tradizioni.
Noi della lista “A come Amalfi” sentiamo l’esigenza di stare in mezzo alle persone per ascoltarne i problemi, i bisogni e le speranze, per coinvolgerle nelle scelte e nelle decisioni che eventualmente saremo chiamati a prendere.
In questa Piazza è rappresentato il mondo del lavoro, della scuola, ci sono liberi professionisti, commercianti, studenti e pensionati; ognuno di voi è portatore di un interesse e di una aspettativa che convogliata in un programma politico potrà dettare le linee guida dell’azione della nostra futura amministrazione comunale.
La politica, come tutti condividerete, è essenzialmente un “servizio”, un servizio che nessuno ci obbliga a prestare, perciò chi decide di mettersi in gioco deve farlo con la consapevolezza di dover dare il meglio. Nella nostra compagine c’è il giusto mix tra entusiasmo ed esperienza che ci consentirebbe, qualora voi ci deste fiducia, sin da subito di rendere quel “servizio” efficiente che la nostra comunità merita.
Auspico, care amiche e cari amici, che da questo incontro ognuno di voi possa andare via con la consapevolezza di poter essere protagonista in prima persona di ciò che accadrà d’ora in avanti. Unendo le nostre capacità, le nostre competenze e, soprattutto, le nostre intelligenze stabiliremo insieme il modo di governare la nostra città.
Non sarà facile realizzare il nostro progetto, ma nulla è impossibile a chi ci crede, abbiamo il dovere di lavorare tutti, di lavorare uniti per dare alla nostra città il futuro che merita.
Quindi, cari concittadini, il 15 e 16 aiutateci, con il vostro voto, a cambiare pagina, a ridare una nuova immagine alla nostra Città, un’immagine degna del nome di Amalfi.
Buona riflessione a tutti!
Viva Amalfi, viva la lista “ A come Amalfi “.