martedì 10 maggio 2011

Intervento della candidata Consigliere FERRARA Giovanna

Cari concittadini,
la maggior parte di voi mi conosce praticamente da sempre: mi avrete vista tante volte camminare frettolosamente tra le strade del paese! Per molti sono “la figlia di Tonino” o “la gemellina Ferrara”.
Devo dire, con assoluta franchezza che mai avrei immaginato nella vita di ritrovarmi a scrivere queste righe ma, si sa, quando si dice “ mai”…
La scelta di intraprendere questa strada è stata per me particolarmente ardua, data la mia scarsa propensione per qualsiasi tipo di palcoscenico. La decisione è scaturita dall’acceso sentimento di riscatto che tutti noi, immagino, vorremmo per Amalfi.
Devo ammettere di aver riflettuto a lungo in merito alla mia candidatura e a quelle che sono le problematiche che affliggono il nostro paese.
Da ormai diversi anni esercito la professione di fisioterapista e proprio questo lavoro, che tanto amo e svolgo con passione, mi porta quotidianamente a confrontarmi con la sofferenza, la solitudine, lo sfiduciante senso di abbandono di tante persone, soprattutto anziani e diversamente abili. Persone che la malattia o l’inabilità costringono ad essere prigioniere nelle loro case, spesso inaccessibili a causa di barriere architettoniche, senza il conforto delle istituzioni, da cui si sentono dimenticate.
Da qui la mia decisione di dare il mio umile contributo. Se è vero come è vero che non ho esperienze amministrative, è anche vero che se l’esperienza ci ha portato dove siamo, sono contenta di non avere “vizi di forma” e di non essere contaminata da correnti di pensiero che potrebbero alterare il mio operato.
Soltanto l’infinita tenacia, l’impegno, l’ardente pazienza e lo sforzo collettivo, unito all’amore che tutti noi abbiamo, potranno nuovamente donare ad Amalfi il prestigio che merita.
Ma, con sommo dispiacere, sono costretta a sottolineare, tra le tante, una grave carenza che affligge il nostro paese.
Penso ai diversamente abili che, ad Amalfi, sono costretti ad affrontare quotidianamente gravi difficoltà legate soprattutto alla mobilità, resa del tutto impossibile per loro dalla generalizzata disattesa attenzione alle barriere architettoniche che, nella nostra città, sono fortemente accentuate dalla connaturata morfologia dei luoghi.
Persone prigioniere della sofferenza resa più terribile dal senso di abbandono che nasce dalla solitudine. Nostri concittadini costretti in casa dalla malattia o dall'inabilità. Case scomode, case da cui è difficile uscire ed entrare. Case assediate da barriere architettoniche invalicabili. Case che diventano il vero unico limite ai contatti umani, alla socializzazione, ai diritti civili di queste persone. Case che diventano prigioni.
In tutti questi anni a nulla sono valse le continue segnalazione dei cittadini che, stanchi di promesse mai mantenute, si sono arresi all'indifferenza generale.
Immaginiamo per un istante di non poter accedere al Comune, ai bagni pubblici, alla Cattedrale, ad un ambulatorio medico, ad un locale di socializzazione. Immaginiamo di non riuscire semplicemente a salire e scendere da un marciapiede, perché privo di scivolo, o perché quest’ultimo e dissestato o occupato da un’auto. E tutto questo a danno dei nostri concittadini più deboli ed inoltre a nocumento della buona immagine che di sé dovrebbe dare Amalfi anche ai turisti.
Il nostro intendimento di stato sociale e delle politiche a sostegno delle categorie più deboli, si basa su due principi cardine: la solidarietà e la sussidiarietà, nel pieno convincimento che il recupero e la difesa dei valori quali la libertà e la dignità di ciascun cittadino sia passaggio indispensabile per concretizzare una società civile e realmente democratica.
La solidarietà dovrà divenire arricchimento morale per ciascun cittadino che dovrà essere reso partecipe della vita comune della città nella consapevolezza che l’effettivo benessere del singolo individuo può essere tale solo se contestualizzato in un diffuso e perequato benessere collettivo. La sussidiarietà sarà l’intervento paterno dell’istituzione, nei casi di maggiore disagio e di sfruttamento.
Questi due principi basilari saranno da guida per l’attuazione di tutte le iniziative tese al rapido raggiungimento di una maggiore giustizia sociale tra cittadini che saranno resi partecipi della vita amministrativa della Città.
In tal senso la nostra lista civica, la lista “A come Amalfi” intende attuare i seguenti interventi:
·      Istituire un forum permanente tramite cui i cittadini possano confrontarsi tra loro e rappresentare problematiche e concrete proposte all’amministrazione, per l’adozione di idonei provvedimenti.
·      Monitorare, sostenere e incentivare l’attività delle associazioni "no profit" e di volontariato presenti sul territorio, che forniscono ampio e valido contributo per l’assistenza ai cittadini, soprattutto ai più deboli e disagiati, recependo tutte le loro necessità per l’attuazione di un sempre più efficiente servizio.
·      Siamo convinti che sia utile e opportuno rilanciare la valenza delle attività artigianali e, coinvolgendo per quanto possibile anche gli anziani, che potranno trasfondere la loro esperienza ai giovani, si predisporranno corsi di formazione nel settore dell’artigianato.
·      Si attuerà un sistema coordinato di corsi destinati alla formazione dei lavoratori dipendenti, in modo da rendere l’avviamento, l’aggiornamento e la specializzazione, parte del bagaglio culturale di ciascun lavoratore, una delle condizioni necessarie per migliorare la qualità del lavoro per i lavoratori.
·      Creare un forum per le famiglie, per consentire la discussione di problematiche comuni alle famiglie, con la finalità dell’interscambio di esperienze ed informazioni utili allo sviluppo collettivo.
·      Si riattiveranno le consulte di quartiere, strumento essenziale di partecipazione e contatto costante e diretto tra i cittadini e l’Amministrazione, ma che ad Amalfi, purtroppo, non sono mai state tenute, fino ad oggi, nella giusta considerazione.
·      Si intende avviare un progetto di interscambio culturale con le località mediterranee, con particolare riguardo al mondo arabo, in un questo periodo storico caratterizzato dalla forte e decisa istanza di democratizzazione di quelle popolazioni.
·      Si costituiranno centri di aggregazione nelle frazioni, a sostegno dei procedimenti di socializzazione e per le attività del tempo libero, utili iniziative per la prevenzioni dei disagi sociali, soprattutto giovanili.
·      Sarà attivato uno speciale “sportello informativo” che tenga al corrente i giovani cittadini sulle opportunità che l’Unione Europea offre in materia di occupazione ed imprenditoria.
·      Sarà attivato lo “sportello unico” che semplifica il modo di interagire del “cittadino utente” con la pubblica amministrazione.
·      Sarà predisposto un “libro bianco” sul mercato del lavoro che rilevi e analizzi la situazione e l’evoluzione lavorativa in Amalfi, comparandola con analoghi segmenti di mercato e gli sviluppi da essi proposti. Ciò permetterà di individuare tempestivamente i settori del mercato del lavoro che necessitano di interventi e quelli più opportuni da attuare.
·      Si metterà in atto un sistema di controllo sui consumi e sugli alimenti per la salvaguardia dei prodotti di qualità, in particolar modo per le mense scolastiche, interessando anche le famiglie.
·      Creeremo strutture di accoglienza per la prima infanzia, come ad esempio l’Asilo nido, gestite da personale specializzato magari anche volontario, per consentire ai genitori di lavorare tranquillamente, o alle mamme di poter fare la spesa, e ai piccoli di socializzare sin dalla tenera età.
·      Saranno recuperati spazi rionali da destinare all’infanzia, per restituire ai bambini la possibilità che noi abbiamo avuto, di esaltare la propria spontaneità tra i propri simili distogliendoli dall’utilizzo smodato di televisori, computers e videogiochi non utili allo sviluppo delle capacità di confronto umano che è tutto da formarsi nei bambini.
·      Si farà tutto quanto possibile per eliminare le “barriere architettoniche”, che impediscono alle persone diversamente abili l’accesso alla Casa comunale, alle istituzioni scolastiche, alle biblioteche, alle chiese, agli impianti sportivi, alle civili abitazioni. In modo da eliminare o ridurre al minimo ogni forma di emarginazione.
Le politiche sociali che la compagine di “A come Amalfi” ha intenzione di concretizzare sono punto essenziale per il raggiungimento di quel tanto atteso recupero della vivibilità della nostra città. Vivibilità che non è fatta solo di eliminazione del caos, di riassetto del territorio e di manutenzione dell’arredo urbano, pure cose indefettibili, ma anche della concordia tra i cittadini, della perequazione sociale che, uniti alla condivisione del progetto generale per la complessiva ripresa della nostra città, renderà il cammino in direzione del progresso più semplice perché sostenuto da tutti.
Siamo dunque per uno sviluppo equilibrato e solidale, rispettoso delle aspirazioni di ogni singolo cittadino nel contesto del benessere collettivo perché, come ci ha insegnato uno dei nomi della più alta Politica italiana “le città non sono cumuli occasionali di pietra: sono misteriose abitazioni di uomini…”.
Tutto questo noi lo vogliamo, perché per noi è fondamentale il rispetto dell'intelligenza e della dignità di tutti, ed in particolare dei concittadini che vivono condizioni di disagio, che ci aiutano a dare un significato pregnante alla nostra vita, facendoci sentire davvero utili.
Il mio impegno, l’impegno della lista “A come Amalfi”, l’impegno della nostra candidata sindaco Antonietta Amatruda, è di dedicarsi con passione e volontà alla risoluzione di tutte le problematiche correlate alla mobilità dei diversamente abili, compreso il coordinamento e la vicinanza alle organizzazioni di volontariato che di tali problematiche pure si occupano con dedizione e competenza.
Sono convinta, che per giungere a buoni risultati in tale ambito, non siano necessarie grandi risorse economiche, ma sono indispensabili invece, la disponibilità e la volontà per poter alleviare le sofferenze e annullare il senso di solitudine di tutti coloro che, fino ad oggi, non hanno avuto risposte concrete ai loro problemi.
A tutte queste persone che fino ad oggi non hanno avuto voce, da oggi voglio dare la mia, insieme alla vostra per cambiare.
Votate la lista “A come Amalfi”
Grazie.