domenica 24 aprile 2011

PROGRAMMA AMMINISTRATIVO DELLA LISTA

ELEZIONE  DIRETTA  DEL  SINDACO
E DEL  CONSIGLIO  COMUNALE
DI  AMALFI

DOMENICA 15  e  LUNEDÌ 16  MAGGIO  2011

SINTESI  DAL  PROGRAMMA
• Coordinamento di tutti i settori della pubblica amministrazione e delle attività ed iniziative private, mirato al recupero di una positiva immagine complessiva di Amalfi e delle migliori condizioni di vivibilità per residenti e turisti.
• Utilizzazione a rotazione e valorizzazione in via prioritaria, salvo particolari e motivate esigenze, di competenze, professionalità, fornitori e forze imprenditoriali e del lavoro locali, allo scopo di rivitalizzare, con una più diffusa e costante occupazione, l’economia cittadina, anche al fine di favorire una maggiore aggregazione del tessuto sociale della città.
• Attenzione prioritaria ai disagi sociali delle categorie più deboli (povertà, disoccupazione, tossicodipendenze, solitudine, malattie). Creazione di un Osservatorio Sociale permanente che programmi le iniziative e assuma le decisioni che l’A.C. provvederà a tradurre in provvedimenti concreti. Particolare attenzione ai problemi del disagio giovanile.
• Intensificazione dei rapporti con la Chiesa e le comunità ecclesiali e laiche per l’attuazione di iniziative comuni intese al recupero e al radicamento dei valori ideali, sociali e morali con il coinvolgimento della famiglia e della scuola pubblica e privata. Istituzioni, queste ultime, che vanno riscoperte, incentivate, consolidate e protette.
• Incentivazione e valorizzazione dell’associazionismo con particolare attenzione all’attività di volontariato, pubblica assistenza e protezione civile, previa opportuna opera di informazione e formazione della cittadinanza.
• Ripresa della esperienza delle Consulte di Quartiere per la valorizzazione e l’attuazione dei principi di partecipazione e trasparenza a favore dei cittadini in merito all'attività amministrativa.
• Agevolazioni per il reperimento di sedi sociali a disposizione di tutte le realtà associative che operano sul territorio.
• Potenziamento del Centro Sociale per gli Anziani con adeguati incentivi tecnici e finanziari idonei al conseguimento degli scopi sociali ed al coinvolgimento degli anziani nel contesto attivo della comunità. Ampliamento ed attribuzione della sede in via esclusiva.
• Individuazione della migliore, funzionale, rapida e compatibile utilizzazione della struttura ex ospedale esistente nella frazione di Pogerola ed in stato di totale degrado e abbandono da troppi anni.
• Monitoraggio della situazione abitativa cittadina e costituzione di uno “Sportello Alloggi” per ogni possibile forma di assistenza a chiunque abbia problemi di carattere abitativo.
• Individuazione di possibili soluzioni per la realizzazione di nuove case per gli amalfitani.
• Favorire la crescita culturale della comunità amalfitana sollecitando lo svolgimento di frequenti e periodiche iniziative ed occasioni di dibattito su temi di cultura e attualità, avvalendosi a tal fine di tutte le molteplici realtà associative e organizzate già esistenti sul nostro territorio.
• Istituzione di un Osservatorio permanente per la Sanità in Costiera con il coinvolgimento di Enti, Associazioni ed esperti a sostegno delle iniziative e delle strutture sanitarie esistenti.
• Tutela dell’occupazione mediante la costituzione di una società mista, pubblico privata per la gestione di tutti i servizi comunali in appalto.
• Incentivazione dell’occupazione giovanile, anche mediante l’affidamento a cooperative, a mezzo di bandi pubblici, della gestione di strutture pubbliche (parco la Pineta, parco Castello di Pogerola, musei, Arsenali, ex Cinema Odeon etc.)
• Chiara e condizionata richiesta alla Sita per assunzione, fissa e stagionale, di personale locale sulle linee della Costiera.
• Ammodernamento dei servizi e Uffici comunali, previa adeguata riqualificazione delle postazioni di lavoro, anche al fine di incentivare e valorizzare al meglio le capacità professionali individuali dei dipendenti. Individuazione dei carichi di lavoro e rivisitazione e adeguamento dell’intera pianta organica.
• Istituzione e funzionamento di un efficiente sportello unico a servizio quotidiano dei cittadini che necessitano di informazioni e prestazioni da parte di qualsiasi ufficio comunale. Semplificazione delle procedure burocratiche e prolungamento degli orari di accesso per il pubblico.
• Potenziamento e riorganizzazione del corpo di Polizia municipale.
• Adeguamento a norma di sicurezza e di igiene ambientale delle sedi degli uffici e dei locali di rappresentanza del Municipio. Impiego di prodotti e materiali riciclati ed ecologici in tutti gli uffici e servizi del Comune.
• Organizzazione di moderni Uffici comunali di rappresentanza: Ufficio Stampa e pubbliche relazioni, Internet e controllo dell'Immagine.
• Istituzione di consulte permanenti di settore a sostegno dei vari assessorati.
• Pubblicazione e distribuzione di “Comune Informa” organo di informazione periodica mensile edito dal Comune per fornire ai cittadini notizie utili di vario genere e sullo svolgimento dell’attività amministrativa, con appositi spazi riservati alla opposizione ed ai cittadini.
• Attuazione di ogni possibile iniziativa per l’abbattimento delle barriere architettoniche a favore dei portatori di handicap, onde agevolare, per quanto possibile, l’accesso ad uffici pubblici, edifici scolastici, luoghi di culto, sedi di iniziative culturali ed intrattenimento, impianti sportivi, arenili, parchi pubblici, mezzi pubblici, etc., favorendone altresì in ogni possibile modo il collegamento con le rispettive abitazioni e la libera mobilità lungo le vie cittadine.
• Assicurare adeguate aree di sosta per i portatori di handicap e disabili, con previsione di spazi personalizzati riservati ai veicoli guidati da portatori di handicap residenti.
• Istituzione di una Consulta permanente per lo Sport e il tempo libero che programmi e coordini le iniziative da realizzare.
• Adeguamento ed ampliamento dell’impianto sportivo di Vettica mediante realizzazione di struttura coperta, sistemazione di adeguate aree di parcheggio e creazione negli adiacenti immobili comunali di servizi da affidare in gestione alla polisportiva per una più concreta opportunità di autofinanziamento.
• Individuazione di altre possibili soluzioni per la realizzazione di impianti sportivi differenziati nel centro urbano (Arcate Marina Grande, garage SITA al Lungomare, area ex Mattatoio in via delle Cartiere, etc.) con possibilità di utilizzazione anche per le scuole.
• Incentivazione e diffusione sports nautici: vela, canottaggio, nuoto, pallanuoto, canoa polo etc., utilizzando l’immensa risorsa degli specchi acquei marini e verificando la possibilità di realizzare una piscina coperta.
• Istituzione, organizzazione e svolgimento di un “Palio del Mare”, a livello cittadino ed intercostiero, anche al fine di creare un valido vivaio per la selezione annuale dell’equipaggio amalfitano per la Regata delle Repubbliche Marinare.
• Incentivazione e sostegno di tutte le attività sportive esistenti o istituende sul territorio comunale, in quanto componenti essenziali per la crescita sociale dei giovani attraverso attività formativa, educativa e didattica, oltre che fisica.
• Attività di sensibilizzazione delle famiglie e delle istituzione scolastiche per la diffusione di una più radicata “Cultura dello sport”.
• Iniziative finalizzate al perseguimento di un auspicabile turismo di qualità, turismo culturale e turismo di bassa stagione, previa realizzazione delle necessarie condizioni ed infrastrutture per il prolungamento della stagione turistica. Predisposizione di un programma di iniziative promozionali e di intrattenimento collegate a poche manifestazioni con scadenza annuale a carattere ufficiale ed esclusivo ("Amalfi by night", la "Sposa di Amalfi", Natale e Capodanno amalfitano, Regata storica, La Notte della Vita etc.).
• Programmazione turistica pluriennale in coordinamento con gli altri comuni ed Enti turistici della Costiera per evitare o ridurre per quanto possibile la sovrapposizione di date e orari delle manifestazioni più significative.
• Monitoraggio periodico delle condizioni di inquinamento atmosferico e acustico nei punti di maggiore intensità di transito sul territorio comunale. Adozione di provvedimenti per la viabilità interna intesi a consentire migliori condizioni di vivibilità attraverso una diversa filosofia nella gestione del traffico nella zona ad alta densità di flussi veicolari e pedonali nel rispetto, per quanto possibile, delle esigenze di mobilità dei cittadini senza penalizzare oltremodo le esigenze delle attività commerciali delle zone interne.
• Adeguata attenzione e sensibilizzazione per le problematiche ambientali attraverso l'istituzione di un'apposita Consulta per l'Ambiente.
• Rilevazione dei flussi dei bus turistici e adozione di opportune iniziative per la loro selezione, al fine di ridurne progressivamente il transito e lo stazionamento sul territorio comunale, favorendo, nel contempo, lo sviluppo dei trasporti pubblici e privati alternativi a quelli su gomma.
• Potenziamento e coordinamento dei servizi di vigilanza diurna e notturna a carattere permanente, sul territorio comunale, a tutela della sicurezza di beni e persone.
• Disciplina, con spirito di tolleranza e solidarietà, delle attività occasionali e girovaghe svolte dai cittadini extra comunitari e da ambulanti.
• Incentivi per la riscoperta, diffusione e valorizzazione dell’artigianato locale. Istituzione di scuole-bottega, in collaborazione con i maestri artigiani ancora in attività.
• Organizzazione e disciplina regolamentare e tariffaria dei servizi pubblici o di interesse pubblico: taxi, autonoleggi, trasporti marittimi, etc., con opportuna pubblicizzazione delle tariffe.
• Riqualificazione e disciplina del comparto commerciale e ricettivo, sulla scorta delle norme vigenti.
• Riorganizzazione e regolamentazione del mercato settimanale, nel rispetto delle necessarie condizioni di sicurezza e di igiene.
• Razionale e disciplinata regolamentazione delle svariate attività di carico e scarico, tenendo presente l’esigenza imprescindibile di ridurre al minimo i disagi e il disturbo provocati alla quiete pubblica ed all'ambiente dal loro svolgimento. Incentivazione del trasporto a mezzo di carrelli elettrici.
• Modifica immediata del sistema di raccolta e smaltimento notturno dei rifiuti previa eliminazione dei cassonetti pubblici e dell’uso dei rumorosi camion autocompattatori nel centro storico.
• Incentivazione per un più efficiente servizio di raccolta domiciliare differenziata dei rifiuti, previa opportuna e capillare campagna pubblicitaria di informazione e sensibilizzazione.
• Verifica delle problematiche ed esigenze più urgenti delle frazioni Pogerola, Vettica, Pastena, Lone, Tovere e Madonna del Rosario concordando le priorità degli interventi con le Consulta di Frazione. Potenziamento dei collegamenti di trasporto pubblico con il centro.
• Realizzazione, per quanto possibile, di un marciapiede o corsia pedonale continua protetta, nel tratto Hotel Luna - Bivio Lone.
• Razionalizzazione dei parcheggi comunali a pagamento esistenti, con livelli differenziati di tariffe in base all'utenza, con auspicabile progressiva riduzione dei parcheggi all’aperto su suolo pubblico.
• Accelerazione procedure per la definizione delle pratiche di condono edilizio e rilascio dei permessi di costruire.
• Sostegno alle iniziative per un corretto funzionamento di parchi naturali territoriali già esistenti, che non ne precludano la fruizione corretta e controllata da parte dei cittadini, dei cacciatori e degli amanti della natura. Creazione e cura di nuovi itinerari per escursioni turistiche dal Museo della Carta fino alla Ferriera con punti di ritrovo ed accoglienza presso le antiche cartiere situate lungo il percorso. Sistemazione e valorizzazione dei sentieri panoramici con idonea segnaletica e pubblicizzazione dei percorsi.
• Rimozione ed allontanamento in altro sito delle antenne trasmittenti, installate troppo in prossimità dei nuclei abitati, perché possibile causa di inquinamento elettromagnetico.
• Iniziative per la individuazione delle soluzioni più opportune per dotare istituzioni e servizi pubblici di adeguate sedi (Carabinieri, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Polizia Municipale, Uffici Giudiziari, Ufficio Imposte, Ufficio Postale, Servizi Sanitari, etc.).
• Istruttoria ed approvazione rapida di uno snello e rispondente Piano Urbanistico Comunale, oggi di competenza della Giunta Municipale.
• Verifica delle compatibilità tra le esigenze generali della comunità amalfitana ed il funzionamento sul nostro territorio di numerose scuole superiori.
• Incentivazione e consolidamento dei rapporti con le numerose comunità di amalfitani residenti in altre regioni d'Italia ed all'estero, coinvolgendoli in una opportuna iniziativa di recupero di valori e tradizioni, nonché nella promozione di nuovi flussi turistici verso la loro terra d'origine.
• Iniziative per la riqualificazione urbanistica, turistica e commerciale della zona di Valle dei Mulini, da Largo Spirito Santo a Largo ex Saponiera con itinerario culturale tra antiche cartiere, musei  e botteghe artigiane, con individuazione di siti idonei allo svolgimento di manifestazioni e spettacoli lungo il percorso.
• In attesa della definizione delle problematiche urbanistiche relative al completamento degli interventi edilizi nell'area 167 di Pogerola (Coop. Nuova Amalfi), individuazione ed effettuazione di urgenti interventi di urbanizzazione per assicurare agevole accesso ai fabbricati sociali già da tempo occupati, con priorità ad una idonea viabilità pedonale ed adeguate aree pubbliche di sosta onde consentire anche nella valle di Pogerola la agevole fruizione dei servizi pubblici essenziali.
• Individuazione di area idonea per la realizzazione urgente di almeno un distributore di carburante per autoveicoli.
• Tutela del diritto generale al riposo notturno senza frastuoni e rumori di qualsiasi genere, pur salvaguardando, ove compatibile, le comprensibili esigenze di svago, di divertimento, di intrattenimento e di piacevole impiego del tempo libero per i residenti e per i graditi ospiti della nostra Città.
• Adozione di provvedimenti in campo finanziario per il conseguimento di concreti benefici economici dei cittadini e delle attività produttive:
- concessione di abbonamenti gratuiti di trasporto pubblico a soggetti diversamente abili, nonché gratuiti o ridotti ad anziani;
- eliminazione della tassa sulla pubblicità;
- consistente riduzione delle tariffe per il servizio di spazzamento, raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani
- riordino razionale delle concessioni di suolo pubblico compatibilmente con le prioritarie esigenze di vivibilità e mobilità dei cittadini.
- protezione civile – pubblicazione e divulgazione del piano di protezione civile con il coinvolgimento attivo e propositivo dell’associazione ONLUS Millenium che svolge da anni la sua meritoria attività.
- particolare attenzione va rivolta alle problematiche dei ceti deboli, vittime del disagio sociale, delle tossicodipendenze, delle difficoltà economiche della disoccupazione, etc.
- infine, l’amministrazione comunale dedicherà la massima cura alla gestione dell’ordinaria amministrazione al fine di recuperare un’immagine positiva e decorosa della città, ponendo fine allo stato di ingiustificabile degrado e di intollerabile abbandono.

Priorità per le Opere Pubbliche
Strada di circumvallazione. Obiettivo primario. Rivisitazione progettualità già esistente. Espletamento di azioni amministrative e, se del caso, di iniziativa popolare per il suo indispensabile inserimenti nei programmi a breve del Ministero delle Infrastrutture, della Regione, della Provincia e dell'ANAS.
Ascensore per il cimitero: completamento ed attivazione.
Arsenali: possibile destinazione a Museo del Mare e Sala polifunzionale.
Cimiteri: loro sistemazione e realizzazione nuove sepolture per il soddisfacimento delle esigenze in tempi brevi. Eventuale individuazione di soluzione idonea per nuovo cimitero cittadino. Promozione anche con incentivi della cultura della cremazione.
Strade interpoderali: realizzazione collegamento Madonna del Rosario e nuovi lotti funzionali per Moterosso-Montefinestra, Palavena-Fiume e Tovere alta-San Lazzaro.
Parcheggi: verifica previsioni del Piano Urbano Parcheggi. Semplificazione procedurale per la realizzazione di garages privati pertinenziali, preferibilmente collettivi.
Area 167 Pogerola: individuazione soluzione urbanistica possibile per pervenire prioritariamente al completamento degli interventi edilizi della Coop. Nuova Amalfi, ipotizzando nel PUC anche possibili soluzioni alternative, sistemazione delle aree circostanti ed alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria. Verifica soluzione urbanistica per previsione di intervento edilizio in altro sito, atto a soddisfare le ulteriori esigenze di case per gli Amalfitani.
Portualità: messa in sicurezza e riqualificazione mediante realizzazione di idonee strutture portuali per soddisfare esigenze trasporto marittimo passeggeri e nautica da diporto con infrastrutture di supporto a terra, senza penalizzazione dei concessionari esistenti.
Arredo Urbano: riqualificazione urbanistica delle aree degradate di Amalfi previa sistemazione prioritaria delle zone circostanti Piazzale dei Protontini, Largo ex Saponiera, Valle dei Mulini e Piazza di Pogerola. Recupero funzionale, sistemazione e valorizzazione di Piazza dei Dogi.
Struttura Congressuale: realizzazione Sala Congressi e Polifunzionale.
Impianti pubblica utilità: interventi di verifica ed ulteriore adeguamento, sistemazione e potenziamento degli impianti di depurazione e sollevamento, rete fognaria, pubblica illuminazione e rete idrica, con precedenza al territorio delle frazioni.
Riassetto urbanistico
Premesso che la lista “A come Amalfi” ritiene che, per poter essere realmente incisivi e puntare a dei risultati concreti, occorre concentrare l’azione amministrativa innanzitutto sulla ripresa della ordinaria amministrazione, divenuta allo stato di fatto un intervento straordinario (raccolta rifiuti solidi urbani, manutenzione del territorio, gestione e controllo delle concessioni, segnaletica e cartellonistica…), e poi su ben definiti e fondamentali interventi infrastrutturali da concretizzare nel medio-lungo periodo.
Ebbene, riteniamo che tra questi ultimi interventi siano da contemplarsi, in via prioritaria, taluni in grado di determinare l’effettiva, definitiva e positiva svolta per la vita socio-economica, per il rilancio dell’offerta turistica di qualità e per la fruibilità di tutto il territorio comunale, compreso il centro storico.
Di seguito sono illustrate le azioni amministrative che la compagine “A come Amalfi” metterà in atto per rendere concretamente la nostra Città vivibile per gli amalfitani ed i turisti nonché indispensabili ed improcrastinabili per un virtuoso riassetto urbanistico di Amalfi.

VIABILITÀ E TRASPORTI
Circonvallazione Centro Storico e parcheggi
 L'intensità del traffico su gomma, oggi giunta ai limiti della tollerabilità, che congestiona e deprime l’attrattiva turistica di Amalfi, oltre ad arrecare grave danno all’ambiente, rende tale intervento assolutamente prioritario.
L’opera che si preconizza è un tunnel a doppio senso di circolazione che colleghi la zona Valle dei Mulini alla Strada Statale 163 (località Cieco o Santa Caterina) da integrarsi nel più ampio by-pass che scavalcherebbe Amalfi nel suo complesso.
Tale opera consentirebbe di rendere pedonale l’intero centro storico giacché sarebbe possibile per i cittadini residenti e per le attività esistenti nel centro abitato di by-passare Piazza Duomo e l’angusta Via Pietro Capuano per accedere alla Statale 163.
In tal modo si eliminerebbe totalmente il traffico e l’inquinamento automobilistico dal centro storico di Amalfi, prevedendo i necessari trasporti di merci con mezzi elettrici autorizzati, oltre a rendere compatibili con il tessuto cittadino le attività pubbliche che hanno sede nella Valle dei Mulini (Scuole, Pretura, Caserma CC., sede A.S.L.).
In uno a detta circonvallazione andranno realizzati, a monte della Città, parcheggi in roccia per bus e auto, nonché un distributore carburanti di cui oggi Amalfi è priva.
Si osserva che tale realizzazione permetterebbe ulteriore sviluppo della zona di Amalfi a monte della “Faenza”. Pensiamo infatti agli edifici ivi esistenti e attualmente non utilizzati, tra cui uno di proprietà del Comune.
I collegamenti tra i punti di smistamento (parcheggi) della circonvallazione ed il Centro verranno assicurati da un servizio di navette ecologiche affidate alla gestione di cooperative locali.
È facile comprendere che tale opera trasformerebbe in modo assolutamente positivo la vita ad Amalfi, sia dei residenti sia degli ospiti consentendo, peraltro, un significativo incremento di posti di lavoro disponibili per i cittadini.
Al fine di ottenere benefici risultati nel più breve tempo possibile, tale intervento si può ipotizzare in due fasi: la prima che prevede la realizzazione della bretella a doppio senso di circolazione tra la Valle dei Mulini ed il versante ovest di Amalfi (località Cieco o oltre), che consentirebbe la decongestione totale di Piazza Duomo e Via Pietro Capuano; la seconda fase che prevede la strada alternativa alla Statale 163 ed i parcheggi in roccia a monte di Amalfi.
Il finanziamento e la realizzazione della circonvallazione saranno a carico dell'Anas, Regione e Provincia e fondi per il sud o con progetto di finanza affidando in gestione i posti auto e bus realizzati.

Riqualificazione porto e fascia litoranea
La storia e l’economia di Amalfi ha origine dal mare e dalle attività portuali. Non riteniamo che ciò sia un caso, ma il destino della nostra città dettato dalle caratteristiche orografiche e ambientali.
Il Porto di Amalfi, pertanto, dovrà riprendere ad essere, come natura e storia vogliono, il primario punto di smistamento dei traffici (turistici, pendolari e merci).
Ciò sarà realizzato senza interventi invasivi dal punto di vista paesistico-ambientale, innanzitutto rendendo definitivamente operativa, funzionale e sicura la Darsena (recuperando posti barca, utilizzandola per il traffico passeggeri, nonché -differenziando gli approdi- delle merci che dalla Darsena verrebbero poi smistate in città).
La messa in sicurezza dell’intero bacino portuale dai marosi sarà costituita dal prolungamento minimo del Molo Foraneo con una barriera frangiflutto a "pelo d'acqua", tale da non precludere la visuale libera dell'orizzonte dal Centro e dal litorale, partendo da una opportuna rivisitazione del progetto a suo tempo sperimentato nella vasca della società Estramed di Pomezia.
Essenziale e preminente è però la riqualificazione dell'intero bacino portuale e della fascia litoranea mediante interventi di razionale riorganizzazione degli attracchi e degli ormeggi; di potenziamento dei servizi offerti alle imbarcazioni da diporto (acqua, luce, tv, raccolta oli esausti e rifiuti, raccolta scarichi igienici, servizio cambusa, assistenza meccanica etc.).
Tutto ciò nel contesto della riqualificazione paesaggistica del Piazzale dei Protontini -che dovrà essere munito anche di un punto di accoglienza e informazione per i turisti che giungono via mare - e del fronte mare, nonché del riassetto delle attività portuali che ivi operano, e dovranno continuare ad operare, nel rispetto e nella tutela delle attuali concessioni che danno lavoro a tante famiglie amalfitane.
Nell’ambito del riassetto dell’area portuale un cenno merita il garage "Sita" che, riprendendo e/o riproponendo una progettazione di vecchia data, potrà essere ampliato realizzando un garage in roccia.
L’importanza strategica di tale struttura si fonderà sulla capacità di poter accogliere, nel periodo estivo e fino alla concretizzazione della circonvallazione e relativi parcheggi, bus turistici e della Sita, nel periodo invernale sarà destinata alla Sita ed in parte al rimessaggio imbarcazioni.
Una volta realizzata la circonvallazione ed i parcheggi ad essa annessi, la stessa struttura sarà utilizzata per le attività portuali (officina meccanica e rimessaggio) nonché per posti auto per i residenti nel centro storico o per i diportisti, liberando in tal modo dalle auto in sosta il Lungomare dei Cavalieri e la Piazza Flavio Gioia che saranno anche questi recuperati alla pedonalità.
I suddetti interventi non esauriscono le necessità del territorio né i progetti da porre in cantiere per lo sviluppo sostenibile del nostro territorio che hanno limite solo nello spirito di inventiva e di iniziativa umana. Così, ad esempio, si possono già intravedere talune possibili soluzioni che pure saranno poste a base dell’azione amministrativa.
Collegamenti con le frazioni
Lo sviluppo di Amalfi non può prescindere dalla valorizzazione e utilizzazione di tutto il suo territorio e, dunque, da un efficiente sistema di mobilità nel medesimo. Ciò significa innanzitutto attivare dei sistemi di trasporto ad elevata frequenza (minibus ecologici).
Con Pogerola si potrà attivare la realizzazione di un vettore meccanico (monorotaia, funivia o ascensore su binari) che la colleghi direttamente con la zona Valle dei Mulini (progettazione da prevedere integrata a quella del by-pass). Collegare Pogerola con Valle dei Mulini, oltre a rendere più vicini i cittadini ai servizi del centro, incrementerebbe la diffusione sul territorio della ricchezza generata dal turismo.

Parcheggi pertinenziali
Il realizzato parcheggio Luna Rossa, non è in grado di soddisfare la totale necessita di posti auto per residenti e turisti. Pertanto, si incentiverà la realizzazione da parte dei privati (comprese le attività ricettive) dei parcheggi pertinenziali, in roccia o interrati, consentiti dalla Legge 122/1989. Tale incentivazione potrà essere attivata da parte dell'Amministrazione comunale semplificando e snellendo l'iter amministrativo fissando dei principi guida, concordati preventivamente con tutti gli enti preposti al rilascio di autorizzazioni e nulla osta, che rendano di automatica approvazione le istanze rispondenti ai prestabiliti requisiti.
Si otterrebbe in tal modo una diffusione omogenea sul territorio di parcheggi pertinenziali che, per meglio utilizzare gli spazi, potrebbero essere a servizio di nuclei abitati con posti auto di pertinenza di ciascuna unità immobiliare.
Il parcheggio "Luna Rossa", una volta realizzata la circonvallazione con i relativi parcheggi, potrà essere destinato ad accogliere le auto dei residenti del versante est di Amalfi, oltre alle auto dei clienti dell'Hotel Luna. Si libererà così la Statale dalle auto in sosta rendendo ipotizzabile la realizzazione di un marciapiede tale da rendere sicura la viabilità pedonale tra Amalfi ed Atrani.

Antichi percorsi pedonali
Sono una preziosa risorsa per la fruizione del nostro territorio e per lo sviluppo turistico anche delle frazioni. Le antiche vie pedonali ed i sentieri, che ormai versano in stato di abbandono pluridecennali saranno opportunamente rivalutati, manutenuti e pubblicizzati perché divengano attrattiva per i turisti che ricercano sul nostro territorio le passeggiate panoramiche ed il contatto con la natura.
La loro valorizzazione ed inserimento nel "pacchetto" di attrattive naturalistiche da offrire ai turisti promuoverà pure la nascita di nuove attività extra alberghiere (country house, piccoli punti di ristoro etc.) che saranno senza dubbio di sussidio e promozione della nostra agricoltura.

Recupero del patrimonio immobiliare e del territorio
Sono tantissimi i fabbricati (con i relativi annessi terrazzamenti), dal pregio architettonico unico, sparsi sul territorio di Amalfi che languono abbandonati da almeno una generazione, ciò in un territorio che ha necessità di case.
La soluzione che “A come Amalfi” intende attuare, e che genererà vantaggi dal punto di vista abitativo e della tutela del territorio, è di realizzare regolamentate stradine interpoderali o vettori meccanici che rendano fruibili, tenuto conto delle mutate esigenze abitative, tali fabbricati altrimenti raggiungibili solo percorrendo centinaia di gradini.
Ove sia più conveniente, sotto l'aspetto paesistico-ambientale, si prevederà la realizzazione di vettori meccanici (già in essere in realtà a noi vicine - Capri, Ischia).
È evidente che tali iniziative sono pure intimamente connesse alla necessaria ripresa della coltivazione dei terrazzamenti e della loro conservazione, necessaria alla sicurezza degli abitati a valle.

Struttura abbandonata della Cooperativa "Nuova Amalfi”
“A come Amalfi” affronterà con risoluzione tale problematica che, per inerzia, incapacità e, forse, strumentalmente, è stata lasciata inevasa da molteplici amministrazioni. La mancata ultimazione dell’insediamento abitativo, esistente sin dal 1990, va a scapito dei cittadini amalfitani che necessitano di un alloggio.
La ultimazione di quel fabbricato contraddistinguerà la volontà dell’amministrazione di voler dare risposta alle esigenze abitative della collettività amalfitana. Inoltre riteniamo che l’alternativa della demolizione di quella struttura, in luogo del suo completamento, arrecherebbe un serio danno alla ultra ventennale stabilizzazione del pendio.
In alternativa, nel PUT dovrà essere individuata l’oppotunità di utilizzare allo stesso scopo abitativo uno o più contenitori dismessi o da dismettere sul territorio comunale (ex ospedale, edifici scolastici, ecc.).

Nuova edilizia abitativa
Si procederà anche alla ricerca di aree per la realizzazione di nuove unità abitative da destinarsi a prima casa dei cittadini amalfitani.

Cimiteri
Si agirà per la necessaria razionalizzazione dei loculi e delle inumazioni, finalizzata al reperimento di ulteriori sepolture negli spazi già esistenti.
Così, ad esempio, per il Cimitero di Pogerola, che presenta inumazioni disposte casualmente senza un minimo di ottimizzazione degli spazi, sarà possibile recuperare un considerevole numero di inumazioni riordinando quelle esistenti e pianificando quelle future. Come pure sarà possibile, essendovi sufficiente spazio, la realizzazione di colombaie da schermare con la messa a dimora di alberature, ciò al fine di non creare impatto ambientale. È intenzione inoltre della nostra lista realizzare l'impianto di un vettore meccanico che consenta di evitare il trasporto a spalla dei defunti.
Per il Cimitero di Vettica si studierà la possibilità di recuperare spazio per altre sepolture verso l'adiacente valloncello, essendo ancora disponibile un tratto di terreno inutilizzato e di proprietà comunale.
Il Cimitero capoluogo sarà interessato da una rapida ultimazione dei lavori intrapresi con somma urgenza molti anni or sono e non ultimati. È d'obbligo e prioritario il completamento-collaudo dell'ascensore da Piazza Municipio per il Cimitero e la zona alta della Città.
Inoltre si individuerà una consona ubicazione per nuova area (preferibilmente poco visibile dai punti di vista panoramici, onde superare più facilmente i vincoli paesaggistici vigenti sul territorio) per la realizzazione di un nuovo Cimitero. Ciò in uno alla sensibilizzazione dei cittadini in ordine alla possibilità della cremazione, anche con la concessione di opportuni incentivi.

"Ospedale" di Pogerola
Di concerto con la collettività amalfitana e le realtà associative locali, si determinerà la migliore, più funzionale, rapida e compatibile soluzione per l’utilizzazione della struttura esistente nella frazione di Pogerola, nata con destinazione ospedaliera, ed in stato di totale abbandono da troppi anni.
Tutto quanto esposto nei punti programmatici sarà ulteriormente affinato dal confronto con la cittadinanza e le rappresentanze associative e produttive della città. Ma già dagli assunti posti si prefigura un concreto e migliore assetto urbanistico della città da integrare in un complessivo ed omogeneo piano di autentico arredo urbano che, partendo dalle pavimentazioni per arrivare al sistema di illuminazione ed al recupero di vicoli e piazzette, sia in grado di conferire a tutto il territorio di Amalfi un unico carattere, ovunque di alta qualità ed accurata definizione.
Sarà inoltre necessario consentire a concittadini e turisti diversamente abili di potersi spostare più agevolmente sul territorio garantendo, per tutto quanto possibile, l'accessibilità agli uffici pubblici ed ai monumenti.
I primi passi saranno mossi in direzione della ripresa dell’ordinaria amministrazione, concretizzandosi nel:
• rilevare i tassi di inquinamento acustico ed ambientale in diversi punti nevralgici del territorio;
• ottimizzare l’utilizzazione razionale degli spazi esistenti;
• rivedere e migliorare la regolamentazione oggi vigente per la viabilità interna semplificandola e attuando realmente la disciplina del traffico, che contemperi le esigenze ambientali di tutela della salute e della sicurezza dei residenti e turisti (isola pedonale) con le esigenze di mobilità ed approvvigionamento nel Centro storico
• installare idonea segnaletica "intelligente" al bivio di Lone e in località Castiglione di Ravello
• potenziare il servizio di Polizia Municipale, avviando un approccio con i comuni limitrofi finalizzato al coordinamento delle varie polizie municipali per la ottimizzazione del controllo del traffico;
• riorganizzare le postazioni di lavoro dei dipendenti comunali, sia per quanto concerne la messa in sicurezza e la ergonomicità delle postazioni stesse, sia per consentire al personale dipendente un più agevole e dignitoso svolgimento del servizio; tenendo ben presente la necessità di garantire la dovuta riservatezza ai cittadini che, a colloquio con i responsabili dei servizi o con il personale, possano esprimersi liberamente ed in privato;
• programmare corsi di aggiornamento e formazione del personale;
• attivare, come previsto dalla legge, lo "Sportello Unico" a servizio dei cittadini allo scopo di fornire agli stessi adeguata e rapida informazione ed assistenza.
• Riorganizzazione e funzionale di tutti gli uffici e servizi comunali in funzione delle mutate e molteplici esigenze della comunità e dei singoli cittadini; privilegiando la diffusione e utilizzazione dei più moderni sistemi informatici.

Turismo di qualità - scelta obbligata
Amalfi rappresenta da sempre l’immagine significativa del Turismo italiano nel mondo, con una tradizione antica e con indubbie ed indiscusse peculiarità di vocazione turistica che potrebbero consentire al settore, con l’uso razionale dei mezzi disponibili, di rappresentare l’attività preminente dell’economia della città, facendo da traino all’intero territorio della costa che da essa prende nome e significato.
Questa realtà turistica, una delle prime al mondo in senso assoluto, iniziata al turismo già dall’ottocento, con i grand tour, non ha subito alcun miglioramento, non solo di crescita o potenziamento infrastrutturale del fenomeno, ma di innalzamento di qualità della propria produzione turistica necessaria alla crescita armonica del territorio della Costiera.
Recuperare credibilità e quote di mercato risulta oggigiorno più difficile ma non impossibile.
La forte competizione internazionale nel comparto richiede interventi efficaci ed iniziative mirate pena l’esclusione o, quanto meno, la marginalizzazione e la perdita consequenziale di quote di mercato. Ma, ancora di più, i recenti accadimenti politici internazionali richiedono il passaggio, nella gestione delle risorse offerte dai poli turistici, da una condizione spontaneistica a quella di programmazione.
Ciò significa registrare come il successo di una destinazione urbana non viva più sola, sulla forza attrattiva di tradizionali e consolidati magneti, ma sulle opportunità che vengono offerte ai visitatori sulle nuove infrastrutture finalizzate alle funzioni turistiche che si vogliono sviluppare, sulle capacità di comunicare il prodotto in maniera rinnovata.
Per soddisfare le diversificate esigenze e le spinte motivazionali dell’out-going internazionale, oggi la città deve farsi impresa, cioè divenire un luogo gestito come un’azienda in cui gli interventi attuati puntino a migliorare la fruizione, la vivibilità e la stessa spendibilità dei prodotti urbani sul mercato della domanda turistica. La città imprenditoriale, dunque, come l’espressione di una nuova tipologia di destinazione turistica che necessita di una sapiente ingegnerizzazione delle risorse di base e, quindi, di capitali per il proprio sviluppo, ed è tale l’urgenza di utilizzarli, che anche una sola carenza in tal senso, produce una caduta di corredo di strutture urbane e la conseguente perdita delle risorse finanziate e già investite.
Procedere nella gestione urbana significa concepire l’acquisizione, la corretta pianificazione delle risorse come un dato permanente dello sviluppo. Ne deriva un crescente bisogno di integrazione tra pubblico e privato in modo che il posizionamento internazionale del prodotto regga su solide basi in virtù degli investimenti stanziati e predisposti da un organico progetto che coinvolga anche emotivamente i soggetti interessati. Ma parlare di progettualità, a proposito del turismo urbano, esprime l’esigenza di diversificare l’offerta, investire sulla qualità e l’efficienza dei servizi e delle infrastrutture, migliorare nella ricettività il rapporto “value for money”, in modo che l’itinerario soggiorno sia funzionale alla differenziazione e alla qualità delle strutture urbane che una città sa e può mettere sul piano della sua offerta di soggiorno armonico:
• dai luoghi di arrivo ed accoglienza (stazioni ferroviarie, marittime ed aeree) all’ospitalità (strutture ricettive ed extra ricettive);
• dai luoghi della Cultura (anche di cultura materiale, il riferimento è ai comportamenti sociali) e al tempo libero (ristorazione, svago, sport);
• dalle infrastrutture dell’accessibilità (sistema viario, percorsi pedonali, informazioni, ecc.) al sistema dei trasporti (metropolitana, mobilità di superficie, trasporto delicato, ecc.);
• dalla riqualificazione degli spazi e dei tracciati, alla modifica degli standard e delle destinazioni d’uso, al fine di migliorare il rapporto, lo scambio tra residenti e ospiti.
• tutelare il soggetto-turista che è da porsi al centro del processo di realizzazione del prodotto turistico, cioè il turista inteso come “persona”, considerazione che introduce l’esigenza di una “carta etica del turista”, da più parti invocata e mai concretata. Le esperienze consolidate a tutt’oggi ci convincono del fatto che sul piano logistico sovente si raggiungono esiti positivi di una certa rilevanza, mentre, stranamente, peggiora l’approccio al turista come “persona”.
• Occorre impostare il “sistema vincente”, cioè impostare un processo produttivo che preveda la riorganizzazione del territorio, inteso come “polo turistico” per ottimizzare la gestione e l’offerta culturale nel settore del patrimonio storico-artistico e che consideri, altresì, come punto peculiare l’intesa tra entità pubblica e quella privata, la convergenza delle iniziative da programmare, la uniformità degli interventi per la concretizzazione di un rinnovamento delle strutture e delle infrastrutture turistiche.
• La creazione di una vera e propria coscienza civile della popolazione locale che crei le condizioni ideali per l’affermazione compiuta della coscienza turistica del territorio nella pluralità delle sue diversificate componenti che costituisce il veicolo di scorrimento della politica del turismo nella sua accezione più elevata.
• Compito rilevante della nuova Giunta comunale e della maggioranza consiliare che la sosterrà deve essere quello di porre al centro degli obbiettivi della gestione amministrativa il turismo, da considerare come perno attorno al quale girano inevitabilmente tutte le attività economiche della città. Per cui tutti gli atti amministrativi, le delibere consiliari e di giunta, le manifestazioni pubbliche, gli interventi strutturali ed infrastrutturali da pianificare sul territorio e per il territorio non possono non tener conto della centralità del settore turistico.

Punti salienti della programmazione
• turismo culturale e selezionato - scelta obbligata (coscienza turistica - organizzazione del territorio - controllo del territorio)
• attività commerciali (correlazione dei servizi - regolamentazione - incentivazione attività artigianali quali: ceramiche, lavorazioni artistiche del legno, del ferro battuto, del rame, stoffe, dipinti a mano, bigiotteria ed altro, per il recupero di vicoli e stradine collaterali e rilancio dei prodotti tipici);
• cura del territorio (organizzazione servizi - decoro ambiente urbano e dei villaggi - recupero piazzette, ad es: piazza dei Dogi - piazza Municipio - largo ex Saponiera - Valle dei Mulini - piazza di Pogerola e delle altre frazioni - il parco Castello di Pogerola - zona Porto con piazzale dei Protondini);
• by pass - circonvallazione (obbiettivo pedonalizzazione centro storico, incentivazione attività agricole, agro-turistiche, recupero Valle delle Ferriere con riattivazione antiche cartiere e recupero case rurali, creazione cooperative per la gestione dei servizi, mobilità interna, gestione servizi diversi);
• collegamento Pontone - Pogerola - Amalfi centro per pedonalizzazione centro storico - regolamentazione traffico - riorganizzazione mercato rionale, diversificazione zone di destinazione con riduzione attività coinvolte;
• vivibilità (organizzazione territorio - razionalizzare i servizi - organizzare le attività - rettificare anomalie - controllo costante sulla linearità e conformità delle stesse al piano programmatico preventivato);
• piano parcheggio e box privati (creazione di due grandi aree di raccolta, in particolare per pullman, ai due lati della città con servizi navetta da e per il centro di Amalfi - box privati da incentivare con specifica normativa legge Tognoli, per consentire di liberare dalle auto la strada statale, provinciale e del centro);
• creazione personale di controllo del territorio (rivalutazione del ruolo di polizia municipale - ideare squadre di supporto nel controllo territoriale).
Premesso tutto questo sarebbe opportuno istituire nelle grandi aree urbane che vogliono attirare visitatori e city users un organismo amministrativo che, più di un semplice assessorato al turismo, abbia competenze trasversali per impostare progetti di ampio respiro, partendo dalle risorse disponibili per definire una “mappa delle possibili realizzazioni” che consenta di affrontare concretamente la necessità di servizi e infrastrutture dell’area, di valutare gli interventi specifici rispetto agli esiti imprenditoriali, ambientali e di riqualificazione della città. Nello stesso tempo questo centro di governo dovrebbe essere in grado di stimolare e coordinare il capitale privato interessato ad investire, facendo incontrare le esigenze di interventi nel tessuto cittadino con la risposta progettuale dell’impresa, un progetto d’impresa che sia fattibile, credibile e realisticamente da concretizzare, in una corretta corrispondenza fra pubblico e privato anche in termini di certezze procedurali e tempi precisi di intervento.
Cultura
L'intento di puntare sul turismo di qualità non può prescindere dalla massima attenzione al rilancio culturale della nostra Città mediante la valorizzazione di tutte le realtà esistenti in tale ambito e la creazione di nuove attività ed iniziative, al fine di promuovere innanzitutto la crescita culturale dei nostri giovani nonché la complessiva riqualificazione del "prodotto" offerto ai turisti.
Tali fini possono essere raggiunti non solo inserendo a pieno titolo nel pacchetto turistico le attività museali, storiche ed artistiche già esistenti, ma anche mettendo in evidenza le figure amalfitane che nel passato hanno dato lustro alla nostra città.
Solo a titolo esemplificativo, si cita Antonio Tirabassi (Amalfi 1882 - Bruxelles 1947) illustre musicista e musicologo di fama internazionale, al quale è possibile già intitolare un museo e attivare un centro studi internazionale, avendo l'artista operato prevalentemente in Europa. Ciò consentirebbe, oltre alla valorizzazione culturale e alla crescita dell'orgoglio cittadino, anche inevitabili positive ricadute sul turismo.
Ad Antonio Tirabassi potrà essere intitolato un concorso-premio internazionale della musica, dedicato, magari, ai giovani talenti emergenti.
Ad Antonio Tirabassi potrà essere dedicato un appuntamento concertistico annuale sul modello dei suoi Concerts Historiques.
Tale tipo di iniziative consentirebbero, già da sole, ad attivare la promozione e la selezione turistica sul territorio, concretizzando la possibilità di prolungare l’attività ricettiva nel corso dell’anno anche puntando sulla diversificazione dell’offerta turistica (mare e natura d’estate – cultura e clima mite d’inverno).

POLITICHE SOCIALI E SERVIZI AL CITTADINO
Ogni nostra percezione di stato sociale e di politiche a sostegno delle categorie deboli, parte da un’idea di solidarietà e di sussidiarietà. Inoltre, noi crediamo fortemente che il ritorno ai valori umani della libertà e della dignità dell’uomo rappresentino i fondamenti di una società ben organizzata.
La solidarietà vista come occasione di arricchimento spirituale per ogni singolo cittadino che si impegna e lavora in simbiosi con la società, nella piena consapevolezza che un uomo è veramente libero se riconosce la libertà altrui e la sussidiarietà invece, ideata come intervento paterno dell’istituzione, nel caso si intravedano situazioni di disagio o sfruttamento. Mediante la combinazione di questi due fondamentali elementi si perseguirà un rapido e più incisivo raggiungimento di una maggiore giustizia sociale tra cittadini.
In base a questi principi, esaltando anche il principio della partecipazione dei cittadini alla gestione amministrativa della propria comunità, la lista civica “A come Amalfi” si propone di intraprendere i seguenti provvedimenti in favore dello sviluppo delle politiche sociali cittadine:
• Istituire un forum permanente nel quale tradurre le proposte dirette dei cittadini, in concreti provvedimenti da attuare;
• Incentivare, sostenere e monitorare l’attività delle associazioni "no profit" e del volontariato al fine di sostenere il più possibile i servizi a beneficio dei cittadini;
• Coinvolgere gli anziani nella preparazione professionale e sociale dei giovani, con particolare attenzione a coloro i quali hanno una naturale predisposizione per le attività manuali e artigianali, oggi in via d’estinzione;
• Attuare un sistema ordinato di corsi di formazione professionale per lavoratori dipendenti, in modo da rendere l’avviamento e l’aggiornamento professionale, parte del bagaglio culturale di ognuno.
• Eliminare totalmente le “barriere architettoniche”, in modo da permettere alle persone diversamente abili, l’accesso alla Casa comunale, alle istituzioni scolastiche, alle biblioteche, alle chiese e agli impianti sportivi ed alle civili abitazioni, così da eliminare o ridurre al minimo ogni forma di emarginazione.
• Creare un forum per le famiglie, nel quale far discutere liberamente genitori e figli, con la finalità dello scambio di esperienze utili allo sviluppo collettivo.
• Istituire un progetto di interscambio culturale con le località mediterranee, con particolare riguardo al mondo arabo, in un questo periodo storico caratterizzato dalla forte e decisa istanza di democratizzazione di quelle popolazioni.
• Attivare speciali centri di aggregazione nelle frazioni, in modo da sostenere le attività del tempo libero, per la prevenzione dei disagi e di ogni forma di tossicodipendenza;
• Attivare uno speciale sportello unico informativo che raccolga le istanze di tutti i cittadini, da porre come intermediario tra la richiesta di servizi da parte della collettività, e gli uffici comunali competenti. Questo particolare ufficio fungerà anche da sportello sociale in modo da provvedere a informare i giovani cittadini, sulle opportunità che l’Unione Europea offre in materia di occupazione ed imprenditoria.
• Predisporre una sorta di “libro bianco” sul mercato del lavoro che analizzi l’evoluzione della situazione lavorativa amalfitana, da comparare alle nuove frontiere che i moderni segmenti di mercato hanno determinato. Ciò permetterà di individuare i settori di intervento più immediati, per i quali sarà opportuno attuare azioni di ammodernamento o perfezionamento.
• Mettere in atto un sistema di controllo su consumi ed alimenti per la salvaguardia dei prodotti di qualità, in special modo per le mense scolastiche, magari coinvolgendo le famiglie.
• Creare strutture di accoglienza per la prima infanzia, come ad esempio l’Asilo nido. Questo permetterà ai genitori di lavorare tranquillamente e ai piccoli di socializzare sin dalla tenera età.
• Recuperare spazi rionali per l’infanzia, per dare la possibilità ai bimbi di esaltare la propria spontaneità lontani da fattori esterni come la TV e il computer.
• Instaurare la cultura del “buon esempio”, attuando provvedimenti come l’utilizzo di materiale cartaceo riciclato all’interno degli uffici. Nel nostro piccolo contribuiremo affinché ci siano meno alberi abbattuti, meno anidride carbonica immessa nell’atmosfera, meno sbiancanti nocivi per l’ambiente e un risparmio ecologico ed economico reale.
• Promuovere, anche grazie al contributo delle scuole, delle iniziative volte al confronto con società e culture diverse dalla nostra, affinché si possa trasmettere alle nuove generazioni il rispetto per i beni di pubblica utilità come l’acqua e il cibo, giacché esistono luoghi nel mondo nei quali i beni di cui godiamo rimangono un lontano miraggio. Occorre creare un nuovo stile di vita che rispetti l’ambiente e che si sviluppi nella cultura del diritto e della legalità.
Le politiche sociali che la compagine di “A come Amalfi” ha intenzione di portare avanti rappresenteranno l’avanguardia dell’azione politica dell’Amministrazione.
L’applicazione dei progetti in programma, che studiano ed elaborano le azioni che andranno ad incidere direttamente sulla vita quotidiana dei cittadini, mireranno a ripristinare ad Amalfi la dimenticata “cultura della positività”, sostegno di quel vivere comune e di quella armonia collettiva senza le quali, non è realizzabile alcun tipo di sviluppo equilibrato e solidale.

LO SPORT
La lista “A come Amalfi” è consapevole che lo sport è concreto strumento a disposizione della collettività per socializzare, crescere ed educare. Tramite esso, infatti, si possono veicolare e condividere importanti valori della vita, quali la dedizione, lo spirito di sacrificio, la capacità di “fare squadra”.
La sinergia tra Comune e mondo sportivo,
consente di supportare il percorso educativo dei nostri giovani anche mediante attività non necessariamente agonistiche, ma offrendo con la pratica sportiva anche possibilità sociali e ricreativi anche per i meno giovani, nonché opportunità per le terapie riabilitative.
Nell’abito sportivo il programma di “A come Amalfi” affronta diversi aspetti.
Si parte dall’analisi attenta delle strutture sportive presenti sul territorio per procedere alla loro riorganizzazione e, ove necessario, risanamenti e riqualificazione.
• Per il palazzetto dell’ “Ex Fondo Fusco” di Vettica, incompleto, carente di manutenzione e male utilizzato, sarà esaminata la possibilità di ristrutturare il plesso, adeguandolo alle potenzialità dello spazio circostante, come da progetto originale. Sarà verificata, inoltre, l’eventualità di dotare la parte superiore della struttura di idonea copertura, compatibile con l’ambiente circostante, magari anche mobile, in modo da renderlo comunque agibile in caso di avverse condizioni climatiche. La copertura permetterà di ospitare nel sito, anche grosse manifestazioni, culturali e musicali. Parte delle aree adiacenti dovranno essere destinate a parcheggio e campi da tennis.
• In ordine al rapporto tra sport e scuole, si affronterà l’annosa questione degli spazi per l’educazione fisica scolastica in modo da permettere a tutte le scuole di Amalfi, che non hanno veri e propri locali dove svolgere la regolare pratica sportiva, di poter utilizzare al meglio le ore didattiche dedicate alla materia e saranno costituite commissioni specifiche con il compito di individuare tra i più piccoli, eventuali talenti, in modo da selezionarli e avviarli al professionismo attraverso specifici programmi didattico-sportivi.
• La storia e la vita di Amalfi sono intimamente correlate al rapporto con il mare, occorre dunque mantenere ed incentivare tale legame anche tramite il sostegno e la promozione degli sport acquatici, ad esempio mediante la promozione di un circolo nautico e velico che, mediante l’organizzazione di gare possa incentivare la formazione di vivaio locale da utilizzare anche in occasione della Regata Storica.
Sarà istituita una Consulta per lo sport a livello intercostiero, in collaborazione con il CONI e con gli enti di promozione sportiva, al fine di coordinare e rendere agevole la fruizione degli impianti e l’offerta sportiva locale per sopperire reciprocamente alle difficoltà singole di ogni Comune.

FRAZIONI

Esigenze generali
- È palese la profonda carenza di attenzione per le esigenze e la cura delle frazioni da parte del Comune. Donde la necessità di una maggiore e più incisiva partecipazione e contributo di esse alla vita amministrativa tramite anche lo strumento delle Consulte di Frazione che “A come Amalfi” intende attivare e organizzare.
- La oggettiva constatazione del ruolo marginale che le frazioni ricoprono nel contesto economico della Città, motiva “A come Amalfi” ad un’azione amministrativa tesa all’attuazione di un maggiore e più significativo coinvolgimento delle frazioni nello sviluppo economico e turistico di Amalfi.
- La mobilità pubblica e privata lungo gli assi viari è fortemente penalizzata dalla notevole sosta, per necessità, di autoveicoli di residenti e turisti lungo le strade. Di qui l’esigenza di favorire, attraverso la semplificazione delle procedure, la realizzazione di garages privati singoli o collettivi (legge 122/90), realizzando anche, ove possibile, slarghi per la sosta di auto in prossimità di nuclei abitativi o di strutture di pubblico interesse.
- Viene avvertita l’esigenza di un’opportuna mediazione da parte del Comune tra i cittadini ed i vari enti o uffici delle cui prestazioni essi necessitano.
- Si promuoverà un concreto miglioramento della viabilità intermedia e la realizzazione di vettori meccanici per una più comoda fruizione delle abitazioni e per una meno faticosa ed onerosa cura dei terrazzamenti apicali più distanti dalle strade rotabili esistenti.
- Saranno migliorate le condizioni di vivibilità delle frazioni mediante una più costante ed accurata pulizia di strade, piazze e scalinate, con una più efficiente manutenzione delle caditoie e degli scoli pluviali con il potenziamento della pubblica illuminazione, con l’apposizione di dissuasori di velocità lungo le strade e soprattutto attraverso un più costante servizio di vigilanza sul territorio periferico.
- È improrogabile l’adozione di concrete misure a sostegno dell’agricoltura, in crisi per mancanza di reddito e di mano d’opera. L’abbandono della terra costituisce offesa al paesaggio e grave rischio per l’incolumità di beni e persone. Necessita anche una urgente e accurata pulizia dei tombini e dei valloni pluviali.
- La valorizzazione economica e turistica delle frazioni passerà anche attraverso il loro inserimento costante nel contesto della programmazione annuale di eventi promozionali, culturali e di intrattenimento.
- I Cimiteri delle frazioni sono saturi di sepolture e carenti di manutenzione. Occorrono provvedimenti urgenti per nuove sepolture possibilmente riservate ai residenti nelle rispettive frazioni. È auspicabile la realizzazione di un nuovo, moderno e più accessibile Cimitero Municipale.
- Si avverte la necessità di un adeguato, costante ed efficiente servizio di spazzamento e smaltimento dei rifiuti in tutte le frazioni, nonché di sistematica disinfezione e disinfestazione del territorio.
- Le condizioni di prolungato abbandono di molti fondi agricoli è causa di insediamento di topi, vipere, insetti ed altri animali nocivi o pericolosi, oltre che di possibili crolli e frane. Di qui l’esigenza di sollecitare l’adozione di provvedimenti normativi che consentano l’acquisizione, anche temporanea, dei suoli abbandonati per l’affidamento ad altri soggetti agricoli oppure si provveda alla loro acquisizione al patrimonio pubblico per finalità di interesse collettivo.
- La situazione di pericolo di molti costoni rocciosi a rischio di crolli ubicati nel territorio di tutte le frazioni, specie nelle zone alte, richiede provvedimenti urgenti per la eliminazione dei pericoli più immediati ed una seria programmazione per la loro messa in sicurezza in tempi medi o lunghi.
- Si avverte la necessità di opportuno potenziamento dei collegamenti di trasporto pubblico con le frazioni, nonché di miglioramento della qualità dei servizi, della sicurezza ed igienicità degli autobus, della maggiore economicità dei costi di biglietti ed abbonamenti, e la installazione di adeguate pensiline nei punti principali di sosta dell’utenza, a partire da Pogerola.
- Il miglioramento della mobilità da e per le frazioni potrà essere realizzato mediante collegamenti a mezzo di vettori meccanici, peraltro già parzialmente previsti o progettati.
- Si auspica, infine, la organizzazione di info-point periferici per i cittadini delle frazioni, con possibilità anche di richiedere ed ottenere certificazioni dagli uffici comunali.
- Necessita un particolare impegno per creare le condizioni più opportune al fine di un auspicabile coinvolgimento di tutte le frazioni nello sviluppo turistico, economico e sociale della città.

In particolare
MADONNA DEL ROSARIO
• Definire la progettazione esecutiva della strada interpoderale "Madonna del Rosario" previa intesa con gli abitanti e con la Soprintendenza.
• Definizione di ogni opportuna iniziativa di incentivazione per favorire lo sviluppo e la tutela dell'agricoltura, attraverso la coltivazione e la cura dei fondi agricoli e, laddove possibile, la creazione di attività di Agriturismo o bed & breakfast.
• Pulizia, sistemazione e recupero produttivo dei fondi agricoli abbandonati.
• Realizzazione di un'area di verde pubblico attrezzato, con annesso posto di ristoro, sportello informazioni e campetti di bocce.
• Creazione lungo la strada di un'area di sosta con pensilina e panchine, a beneficio di residenti e turisti, per ripararsi dalla pioggia o dal sole cocente.
• Apposizione di un pannello informativo con cenni storici sulla località, con mappa dei sentieri ed informazioni utili per le escursioni nella Valle dei Mulini e delle Cartiere.
• Installazione di fontanine pubbliche lungo il percorso di Via Paradiso, per il ristoro dei residenti e turisti.
• Idonea regolamentazione delle modalità per il trasporto a dorso di mulo, a garanzia della incolumità e della sicurezza di pedoni e beni.
• Miglioramento del servizio di spazzamento e raccolta dei rifiuti con sistematica e periodica pulizia di griglie stradali e scoli pluviali.

VETTICA
• Il Cimitero di Lone-Vettica è saturo ed ancora non si è provveduto, dopo decenni, alla realizzazione di nuovi loculi e sepolture. Non è stato realizzato neppure un piccolo locale deposito e a tale scopo viene spesso indebitamente utilizzata la Cappella.
Per l'immediato, proponiamo la rapida realizzazione di un piccolo ampliamento, con nuovi loculi, sull'area cimiteriale compresa tra la Cappella ed il vallone. L'utilizzo delle nuove sepolture sarà riservato ai defunti di Vettica e Lone.
• Il Palazzetto dello Sport, nonostante le centinaia di milioni spesi solo pochi anni fa per la sua sistemazione, è ancora in condizioni di quasi completo abbandono e manca di una idonea area di parcheggio. Dopo decenni, ancora non si è stati capaci di organizzarne l'utilizzo e l'affidamento in gestione.
Pensiamo che ciò debba avvenire attraverso l'affidamento ad una società polisportiva o ad una cooperativa di giovani disoccupati di Vettica, per i quali può diventare occasione di temporanea occupazione.
• L'impianto di pubblica illuminazione nelle scalinate e nella zona di Vettica Alta è assolutamente insufficiente ed inefficiente perché è stato privo, negli anni scorsi, della necessaria manutenzione. Ancora si vedono pali pericolanti e fili penzolanti. Il ritorno di una ditta amalfitana nella gestione sta finalmente cominciando a dare buoni frutti.
Occorre dare la precedenza alla sistemazione di nuove luci nelle scalinate e lungo le vie più lontane dalla strada nazionale per poi pensare ai tratti stradali più centrali, bene o male già serviti dall'impianto di luce pubblica.
• L'approvvigionamento dell'acqua potabile continua a dare problemi nei periodi estivi, specie nelle zone alte. Occorre adottare gli urgenti provvedimenti tecnici per eliminare tali inconvenienti.
• Le scalinate ed i petingoli non vengono manutenute ed ispezionate periodicamente e quando piove si trasformano in torrenti perché le feritoie per l'acqua piovana sono quasi sempre intasate. Occorre, perciò, una pulizia e manutenzione sistematica di queste stradine e degli scoli pluviali, con raccordo delle pendenze.
• Le zone alte sono in condizioni di completo abbandono e di estremo pericolo per chi vi passa. La via Maestra dei Villaggi che da Vettica sale a Tovere, e la via Canale delle Monache sono piene di massi e di buche.
I costoni rocciosi che sovrastano Vettica presentano gravissimi pericoli di massi, anche di notevoli dimensioni, che minacciano di crollare sulle case e sui terrazzamenti agricoli, ma il Comune non se ne è preso nessuna cura.
• La Grotta di Santa Croce continua a presentare il pericolo di caduta di pietre dalla volta, ma non è stato fatto nessun intervento di bonifica e messa in sicurezza. Questo è, invece, un nostro obiettivo prioritario per assicurare a tutti un sicuro utilizzo della spiaggia pubblica.
• Non va trascurata, in via prioritaria, la necessità di bonificare e mettere in sicurezza i costoni rocciosi sovrastanti le spiagge di Santa Croce, Duoglie, la Marinella e la Vite.
• Gli arenili di Santa Croce e della Marinella sono quasi impraticabili perché cosparsi di grosse pietre che ne rendono poco comoda e agevole l'utilizzo a scopo balneare. Occorre predisporre per il prossimo inverno un intervento di accumulo e triturazione di queste pietre per favorire la formazione della piccola ghiaia, magari ponendo in acqua una piccola scogliera che eviti il trasporto della sabbia e della ghiaia verso Duoglio ad opera delle correnti marine.
• I collegamenti degli autobus Sita tra Vettica ed Amalfi centro sono del tutto insufficienti, mentre per Pogerola, Lone e Pastena le corse sono più frequenti, fino a tarda sera. Occorre perciò concordare un sensibile miglioramento dei servizi con la Sita.
• È necessario, inoltre, installare ancora qualche altra pensilina nei posti di attesa più frequentati dai viaggiatori e dagli studenti.
• L'agricoltura sta andando allo sfascio per mancanza di vettori meccanici (monorotaie, teleferiche, funivie etc.), di stradine interpoderali per le zone alte e intermedie e per la sempre crescente difficoltà di ottenere permessi per aggiustare casolari, depositi e macerine. Insieme ai cittadini bisogna individuare le opere più urgenti da realizzare, nonché favorire la diffusione dell'Agriturismo.
• L'edilizia privata è quasi ferma perché le pratiche di condono vengono approvate con il contagocce e solo dopo moltissimi anni.
Occorre riorganizzare questo settore dell'Ufficio tecnico per accelerare l'esame delle centinaia di pratiche ed il rilascio dei permessi a costruire in sanatoria.
• Nulla è stato fatto per sistemare la Via Marina della Vite, chiusa per pericolo di crolli e molta gente è costretta a passare scavalcando il muro della strada a suo rischio e pericolo.
• Ogni tanto continua la discarica di materiali di vario genere da Agerola sui boschi di Cospita e di Vettica Alta, con serio pericolo per i contadini e per le case sottostanti. Occorre porre definitivamente fine a questo sconcio.
• I valloni e le lame sono quasi tutti intasati di rifiuti e detriti di ogni genere e non vengono puliti da molti anni. Bisogna provveder con urgenza per evitare pericoli di ostruzione e fuoriuscita di acque alluvionali.
• L'attuale strumento urbanistico non prevede alcuna opera significativa sul territorio di Vettica, per cui non è previsto nessuno sviluppo economico e turistico. È invece necessario prevedere a Vettica la possibilità di insediamenti complementari turistici, che significano nuova occupazione. Occorre la creazione di una piccola piazza che favorisca l'incontro e l'aggregazione tra i cittadini.
E, se possibile, va individuato anche un sito per l'installazione di un impianto di carburante, la cui mancanza in Amalfi, crea tanti disagi ai cittadini ed ai turisti.
• Ogni anno il Comune e gli altri enti spendono centinaia e centinaia di milioni per manifestazioni turistiche e feste natalizie, ma a Vettica arriva poco o niente.
Occorre inserire anche questa frazione nel contesto di una costante programmazione promozionale turistica per favorirne la crescita.

POGEROLA
• Individuazione della migliore, funzionale, rapida e compatibile utilizzazione della struttura, nata con destinazione ospedaliera, esistente nella frazione di Pogerola ed in stato di totale degrado e abbandono da troppi anni.
Qualsiasi nuova destinazione di quell'immobile non potrà prescindere da un indispensabile intervento di adeguamento della strada per l'ospedale, al fine di consentirvi il normale transito degli automezzi di servizio e di emergenza.
• Area 167 Pogerola: occorre individuare una soluzione urbanistica possibile per pervenire, anche con intervento diretto del Comune, almeno alla realizzazione dell’intervento edilizio della Cooperativa Nuova Amalfi, alla sistemazione delle aree circostanti ed alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria per porre fine alla condizione di prolungato abbandono e degrado di quell'area.
• Con Pogerola si attiverà la realizzazione di un vettore meccanico (ascensore, funicolare, funivia) che la colleghi direttamente con la zona Valle dei Mulini. Ciò consentirà la migliore mobilità di residenti e turisti, riducendo notevolmente la necessità di utilizzo di auto e bus ed incrementando la frequentazione di Pogerola da parte dei turisti.
• Il piazzale dell’area ex IACP va opportunamente sistemato ed attrezzato per essere destinato a verde attrezzato per il tempo libero di anziani e bambini.
• La opportunità di recuperare la bella Piazzetta di Pogerola alla sua funzione di aggregazione per i residenti ed alla piena fruizione per i turisti.
• È improcrastinabile l'intervento di adeguata sistemazione della zona Castello ad area di verde attrezzato per la fruizione da parte di residenti e turisti. In tal modo vi si potranno svolgere manifestazioni ed iniziative artistico culturali. La gestione del parco Castello, affidata ad una cooperativa di giovani del posto, costituirà anche fonte di occupazione.
• Il notevole incremento di insediamenti abitativi rende necessario la istituzione di un servizio di vigilanza permanente per Pogerola e le altre frazioni onde assicurare tranquillità e sicurezza ai cittadini.
• La sospirata e funzionale sistemazione della strada rotabile per Sopramare, tuttora carente di adeguate aree di sosta, comporta l'ulteriore impegno di provvedere al più presto alla creazione di adeguate aree di parcheggio pubblico a disposizione delle abitazioni e delle attività produttive, nonché dei servizi di pubblico interesse attualmente in gran parte inibiti alla fruizione della strada.
• Occorre, altresì, procedere ad una razionale limitazione e regolamentazione della sosta lungo tutta la rotabile Leone X Papa, previa la realizzazione di adeguate aree di sosta, fuori dalla carreggiata stradale.
• Occorre rivitalizzare l'economia della frazione con iniziative promozionali, culturali e turistiche di vario genere, da svolgere in tutto l'arco dell'anno.
• Alla disponibilità del campetto sportivo realizzato sul suolo della Chiesa, al servizio soprattutto dei giovani, è opportuno affiancare il campo di bocce, adeguatamente ristrutturato e munito di copertura per la stagione invernale per consentirne una agevole e costante fruizione da parte degli appassionati, specie se anziani.
• È necessario risolvere in via definitiva il problema dell'Ufficio Postale di Pogerola che deve funzionare regolarmente tutti i giorni o a giorni alterni.
• Non va abbandonata l'idea della istituzione in Pogerola di una farmacia permanente a servizio delle frazioni o, quantomeno, di una farmacia stagionale a servizio della popolazione più numerosa nel periodo estivo.
• Al fine di assicurare un più comodo e sicuro transito nelle numerose vie e scale pedonali della frazione occorre adottare gli opportuni accorgimenti per assicurare un corretto deflusso delle acque piovane, una costante manutenzione di caditoie e tombini stradali, nonché l’apposizione di passamani lungo le scalinate più ripide.
• La istituzione di un presidio informatico pubblico collegato con il Municipio dovrà, infine, assicurare il facile ed immediato accesso dei cittadini di Pogerola alle informazioni da attingere presso il Comune, nonché alla immediata richiesta ed al rapido rilascio di certificazioni.
• Per favorire l’aggregazione sociale e culturale degli abitanti di Pogerola si rende necessaria la realizzazione di un capiente locale sottostante il campetto sportivo, per consentirvi anche lo svolgimento di assemblee pubbliche.

PUBBLICA ISTRUZIONE
Per quanto riguarda il ramo della Pubblica Istruzione di competenza comunale (scuole dell'obbligo), l’attività amministrativa di “A come Amalfi” sarà diretta quanto più possibile alla formazione umana e tecnica degli alunni.
I punti che si intendono sviluppare per innovare l'offerta culturale sono:
• L'educazione motoria, con particolare attenzione ai più piccoli
• Istruzione stradale, ambientale e alla salute
• Diffusione della cultura della legalità
• Sensibilizzazione alla solidarietà ed ai temi delle pari opportunità
• Promozione della coscienza europea
• Promozione della cultura italiana e mediterranea
• Promozione della cultura locale e delle tradizioni della nostra terra
• Sostegno a corsi di aggiornamento e formazione per insegnanti e genitori
• Orientamento post scolastico per l'accesso alle scuole superiori
• Sostegno pedagogico e formativo per un’adeguata formazione e inserimento dei diversamente abili

Amalfi dono da preservare
AMALFI, da sempre meta prediletta del turismo internazionale, per alcuni secoli faro della civiltà mediterranea, merita di conservare il posto che la storia le ha consegnato, grazie all’impegno di chi, nei secoli scorsi, ha mostrato al mondo intero le potenzialità e la bellezza della nostra città. Per secoli città di argonauti, di inventori, di legislatori, di naviganti, di commercio, l’antica Repubblica ha l’obbligo morale di superare questa fase di decadenza e risalire la china per tornare ad essere, attraverso cultura, sviluppo, rispetto delle tradizioni, riqualificazione dell’esistente, turismo, una città vivibile, accogliente, solidale.
Nel segno di un sano progresso.
Per questo crediamo che, al di là delle logiche personali e degli interessi di gruppi contrapposti, si debba ripartire da ciò che la nostra città e chi la vive ha perso: la gentilezza amalfitana, l’ospitalità l’industriosità, la produttività amalfitane, le capacità relazionali (vedi il Cardinale Pietro Capuano, ministro del Pontefice), in poche parole la civiltà della Regione amalfitana per apprezzare, anche nelle piccole sfaccettature, la bellezza e la fortuna di essere cittadini della perla della divina costa.
La Politica, seppur in una fase di decadenza, ha l’obbligo di soddisfare l’interesse generale, mettendo da parte gli egoismi e la tutela di microinteressi che lacerano il nostro tessuto, e deve invece diventare il motore per aprire una nuova fase di rilancio economico, sociale e culturale.
Un percorso che deve essere condiviso da tutte/i le/i concittadine/i, con l’obiettivo comune di realizzare una nuova città, più bella, più solidale, più civile, più moderna, più ricca,

SEMPLICEMENTE UN POSTO MIGLIORE IN CUI POTER VIVERE!
Laddove la persona designata dal popolo amministri per conto di esso, con la gente, e non contro la gente, che sia il Sindaco di tutti gli amalfitani, il Sindaco del dialogo, della città compartecipata.
Di seguito le linee programmatiche da condividere con tutta la cittadinanza.

1) AMALFI CITTA’ SOLIDALE
Ad oggi si assiste a una distribuzione delle ricchezze prodotte nel nostro territorio di stampo prettamente conservatore. L’economia amalfitana ed i benefici da essa derivanti continuano ad essere patrimonio dei pochi, in particolare della bieca imprenditoria (grandi proprietari) che non propone sviluppo, a fronte della presenza della piccola imprenditoria (piccole imprese, artigiani, lavoratori in proprio), pronta ad un  nuovo patto sociale.
Come fare a invertire questa tendenza, nel segno di una maggiore solidarietà, e quindi di una diversa appartenenza, tra il centro storico-economico e il resto della città? In tal senso riteniamo fondamentale intervenire per allargare la base produttiva e poiché ad Amalfi sviluppo economico vuol dire sviluppo turistico, siamo convinti che solo attraverso una seria programmazione pluriennale, accompagnata da importanti e non più eludibili interventi strutturali dal punto di vista urbanistico, si possa prolungare la stagione turistica e creare nuova occupazione.
A tutt’oggi i più fortunati lavorano per sei mesi l’anno, usufruendo, per gli altri mesi, del sussidio di disoccupazione, valido ammortizzatore sociale, ma non sostitutivo del reddito da lavoro, anche nell’ottica della pensione futura.
Programmare e progettare, attrarre nuovi segmenti turistici, spalmando le iniziative imprenditoriali per almeno dieci mesi, significherebbe aumentare il periodo lavorativo, assicurando maggiori economie a quella maggioranza di cittadini che lavora e vive di turismo e/o del suo indotto. Operare in questa direzione rappresenta l’unica strategia di sviluppo possibile per il nostro territorio, atta a garantire stabilità economica, dignità, sicurezza e a porre un freno all’emigrazione, soprattutto giovanile.
Come fare per rilanciare la nostra economia, nel rispetto di una distribuzione equa delle risorse?
Riteniamo opportuno anzitutto istituire un comitato di sviluppo del turismo, anche in forma consortile, pubblico-privato, che gestisca la destinazione turistica, un comitato che programmi e gestisca tutta la filiera turistica, dagli alberghi ai trasporti, dalle attività congressuali a quelle per il tempo libero, ai grandi enti ed aziende del settore, con compiti di organizzazione del marketing, di elaborazione di statistiche, di promozione del turismo alternativo e di quello enogastronomico, con l’obiettivo di fare sistema.
Un’attenta vigilanza sul gettito fiscale consentirebbe la diminuzione delle imposte comunali e delle spese derivanti dai servizi, che gravano spesso, e soltanto, sulle fasce deboli della popolazione.
La destagionalizzazione, programmata a 360 gradi, come obiettivo principale per distribuire le presenze turistiche durante tutto l’arco dell’anno e rilanciare l’economia, offrendo incentivi reali agli imprenditori, in particolare delle piccole imprese, seriamente interessate.

2) TURISMO: natura, problematiche, risposte attuabili
Il turismo è un fenomeno complesso e poliedrico e soprattutto intersettoriale poiché attraversa tutte le attività economiche: dai trasporti alla ricettività, dall’artigianato al commercio, dai servizi alla ristorazione per finire con la moda, i prodotti tipici del luogo, i souvenir, i bar, le gelaterie e le attività a esse connesse.
Un’intera economia ruota intorno ad esso! Col venir meno dei flussi turistici vengono a mancare gli introiti per tutte le categorie enunciate: insomma un’intera economia cittadina che si arresta!
Occorre altresì considerare che mentre i costi/disagi del turismo sono sopportati in egual misura da tutti i cittadini, non altrettanto lo sono i proventi.
La permanenza media del turista ad Amalfi si è oggi ridotta ad appena 2,7 giorni, il turismo di villeggiatura è in forte declino il ché sta a significare che i nostri ospiti non considerano la città un’oasi di tranquillità, un luogo ideale per un soggiorno sereno, né attraente dal punto di vista degli intrattenimenti e delle manifestazioni culturali, e probabilmente neanche economicamente conveniente dal lato del rapporto prezzo/qualità.
Il turista tipo che attualmente soggiorna ad Amalfi dedica un giorno alla città e presumibilmente i successivi alla visita di Ravello, Positano o Capri. Non si sofferma più di tanto, e di ciò non è estraneo il ritardo con il quale la città stenta a dotarsi di un’organizzazione turistica degna della sua fama internazionale nonché di elevati standard urbanistici ed ambientali.
Per quanto concerne i mesi invernali, considerati di bassa stagione e notoriamente poco frequentati, il clima favorevole e mai eccessivamente freddo sarebbe ideale per un  piacevole soggiorno (vedi Sorrento), ma così non avviene.
L’immagine caotica e spesso invivibile di alcune aree della città, l’inquinamento acustico, atmosferico e, sempre più insistentemente negli ultimi anni, marino, con forti ripercussioni sul turismo balneare, non sono certo il migliore biglietto da visita offerto dalla città.
Insomma se è vero come è vero che il principale contenuto del turismo è costituito dai servizi e dall’organizzazione territoriale, sono altrettanto riconoscibili le carenze e le deficienze dell’attuale “offerta turistica complessiva” che proprio nella disorganizzazione, nella scarsa infrastrutturazione, nella mancanza di standard urbanistici ed ambientali, ha i propri evidenti e chiari limiti, dimostrandosi incapace di modificare la caratteristica marcatamente stagionale dell’attuale “domanda turistica”. 
Se il primato del turismo quale settore economico trainante e quale principale fonte di reddito è da tutti considerato un dato incontrovertibile ed indiscusso, allora è tempo di attivarsi seriamente con l’obiettivo di modificare questa caratteristica strutturale del nostro incoming, che tanti squilibri sociali ed economici provoca nel tessuto cittadino.
Sui futuri amministratori pubblici ricadrà l’onere e l’onore di operare scelte fondamentali e non più procrastinabili riguardanti il nostro territorio nel suo assetto urbanistico, attualmente inidoneo ad accogliere adeguatamente le diverse tipologie di turismo funzionali alla destagionalizzazione, senza perdere d’occhio il rispetto dell’ambiente e l’ecosostenibilità del sistema.
Pertanto se da un lato appare come un’esigenza imprescindibile quella di riempire i vuoti invernali, dall’altro lato occorre far si che i proventi del turismo siano a beneficio dei molti. È fuor di dubbio che il costoso turismo del mordi e fuggi, circa l’impatto ambientale e il derivante congestionamento del territorio, porta benefici solo a una ristretta cerchia.
Assodato dunque che il turismo è funzione vitale, è tempo che gli amministratori pubblici comincino a pensare di amministrare non tanto e non solo una città e i suoi abitanti, ma una città-impresa (ossia città-lavoro) e a tener presente che ogni loro attività deliberante, ha inevitabili riflessi sul prodotto che la città fornisce e commercializza in Italia e nel mondo. Nella specie un prodotto turistico, cioè un bene composito, costituito da una pluralità di elementi, ambiente, natura, patrimonio culturale, ricettività, viabilità, infrastrutture, servizi, che a seconda dell’assemblaggio può determinare il successo o la decadenza di una località.
Le carenze riscontrabili in alcune componenti di questo “sistema turistico incompiuto”, sommate al ritardo della Pubblica Amministrazione nel mantenere il passo con le esigenze di un turismo in continua evoluzione, impedisce uno sviluppo virtuoso dell’economia cittadina, frena la crescita occupazionale, alimenta il lavoro precario, in nero e stagionale, causa un costante flusso emigratorio dei nostri giovani migliori, crea un diffuso malcontento tra i lavoratori e gli imprenditori.
Improvvisazione e spontaneismo non bastano più, così come sono da considerarsi superate le vecchie strategie commerciali, secondo le quali è sufficiente un nome, il sole e la fama per attrarre i turisti (del tipo tant, semp ccà ann venì)
Oggi occorre chiedersi quali sono le necessità del turista ed è indispensabile essere in grado di fornirgli i servizi richiesti. E’ necessario, altresì, una presenza assidua alle borse e alle fiere turistiche a carattere internazionale, ove avviene l’incontro tra la domanda (mediata dagli organizzatori di viaggi e soggiorni) e l’offerta turistica (località, enti, operatori dell’incoming).
Tentare di riempire i vuoti della bassa stagione nella nostra città vuol dire, ancora, diversificare e qualificare l’offerta, incentivare altre forme di turismo e mirare a precisi ed identificati target groups, in funzione del periodo dell’anno che si intende valorizzare e sviluppare. Occorre, in una parola, adottare quelle strategie di orientamento al mercato già da tempo in uso nelle imprese al fine di vendere o di incrementare le vendite dei loro prodotti. Solo una destinazione che si muove come impresa (città-impresa) è in grado di rispondere alle esigenze dei turisti.
Amalfi può migliorare come città turistica, ma deve definire alcune strategie di base per le quali occorre chiarezza, volontà e collaborazione da parte di più soggetti.
L’istituzione di un comitato di sviluppo turistico, una sorta di partenariato pubblico-privato è uno strumento adeguato a rispondere alla grande sfida della destagionalizzazione. Un comitato composito che comprenda rappresentanti di tutte le principali istanze cittadine, enti e istituzioni, associazioni di categoria, associazioni culturali, rappresentanti dei lavoratori, con funzioni di coordinamento e direzione nelle decisioni riguardanti: formazione, marketing e comunicazione, monitoraggio e ricerca.
Un secondo step é quello di catalogare e gestire le risorse attuali, intervenendo opportunamente ove richiesto per migliorare, eliminare i punti critici, potenziare i caratteri positivi.
Terzo punto: occorre identificare i turisti che si vogliono attrarre, in rapporto alle risorse e definire i possibili allargamenti di mercato, in base a nuove proposte.
Infine, ultimo step, la predisposizione di un “Piano di Sviluppo Turistico” che tenga conto dei punti focali e dell’ambito strategico complessivo.
Con la raccolta e l’analisi dei dati relativi ai flussi turistici verso la nostra destinazione, saremo in grado di individuare le priorità richieste dal territorio e di indirizzare e stimolare l’attività degli amministratori pubblici.
Tutti questi buoni intendimenti potrebbero trovare una loro sintesi nell’istituzione di un “Convention Bureau Costa d’Amalfi”, un organismo nato nei Paesi anglosassoni, di recente affermazione, che rappresenta una specifica destinazione.
I Covention Bureau già esistenti in Italia si occupano prevalentemente della promozione del turismo congressuale una tipologia di turismo utile a destagionalizzare la domanda turistica tutt’oggi fortemente concentrata in Costiera Amalfitana in un solo periodo dell’anno.
Tra le attività principali del Convention Bureau quelle di organizzare eventi nella destinazione, fornire assistenza durante la preparazione, invogliare i partecipanti a godere delle potenzialità storiche e culturali e per il tempo libero offerte dalla località. Assiste inoltre i committenti e  coordina l’offerta di servizi organizzativi privati diventando perciò il rappresentante di tutti gli operatori che concorrono all’organizzazione di un congresso.
Nelle more della realizzazione dell’arteria di circumvallazione cittadina (fatti i salvi i criteri a tutela della salvaguardia ambientale), appaiono più che evidenti le criticità rappresentate dal Piazzale Flavio Gioia I e II e del Lungomare dei Cavalieri, la cui riqualificazione è imprescindibile rispetto ad un qualsivoglia serio programma di sviluppo turistico. Necessariamente deve essere un turismo equamente distribuito nell’arco dell’anno, a carattere meno stagionale, i cui proventi siano più equamente diffusi, interessando la città alta e le frazioni.
Con un lungomare degno di una città turistica di rinomanza internazionale e la “liberazione” di Piazza Flavio Gioia dalle autovetture e dagli autobus, trasferendo l’area di sosta permanente fuori dal centro cittadino, nuove incoraggianti prospettive turistiche potrebbero spalancarsi al nostro orizzonte. A tal fine è necessario realizzare quanto prima un parcheggio per autobus, evitando che essi possano continuare a “manovrare” sin nel cuore della città e istituire una linea di collegamento con mezzi elettrici col centro storico, servizio che potrebbe essere fornito da una società cooperativa all’uopo appositamente costituita.
Una regolamentazione dell’afflusso degli autobus potrebbe essere ricercata da subito in collaborazione e concertazione con Provincia di Salerno, Comune di Salerno, Penisola Sorrentina e Autorità Portuali al fine dell’individuazione di un’area per la sosta degli autobus turistici nel porto di Salerno. I turisti potrebbero proseguire successivamente via mare, a mezzo di una istituenda linea marittima di collegamento, gestita dalla forza lavoro del territorio (tipo Venezia).
Vi sarebbero benefici per tutta la collettività amalfitana e importantissime potrebbero essere le ricadute sul versante dello sviluppo economico, dell’occupazione, della qualità dell’ambiente, dell’immagine e, soprattutto, tali scelte costituirebbero un reale freno al flusso emigratorio dei nostri giovani.
In primo luogo gli alberghi, in particolare le grandi strutture. E’ noto che essi registrano il tutto esaurito durante l’alta stagione per interrompere, o comunque ridurre l’attività al minimo indispensabile nei mesi invernali. In virtù della nuova politica e dei miglioramenti apportati al territorio, essi potrebbero trovare conveniente proseguire l’attività ricettiva anche nel periodo di bassa stagione, sostenuti da idonee azioni di marketing e di promozione turistica curata da enti e organismi preposti, nonché da idonee strategie commerciali nei confronti del mercato, per competere più efficacemente con una sempre più agguerrita concorrenza internazionale. Partire dallo sviluppo del trekking, alla riscoperta dei nostri sentieri e dei territori interni, che tanti ospiti accolgono in particolare nei mesi primaverili e autunnali, potrebbe essere uno strumento in più per accrescere la richiesta turistica.
Inoltre sarebbe interessante puntare in questo periodo sul turismo sociale rivolgendosi alla terza età, ai giovani e al mercato internazionale, se si potesse nel contempo realizzare la pedonalizzazione del piazzale Flavio Gioia che finalmente libero da  autovetture e bus, arricchito da aiuole, panchine e magari una fontana artistica, o comunque da idoneo arredo, rappresenterebbe per turisti e cittadini un’area usufruibile dinanzi ad un suggestivo scenario marino.
A loro volta Comune, Enti ed associazioni, con la collaborazione dell’inesauribile “patrimonio” culturale, umano e bibliografico del Centro di Storia e Cultura Amalfitana, potrebbero dare un decisivo impulso al turismo culturale e congressuale. Quest’ultimo ci  piacerebbe fosse intitolato a EZIO FALCONE, suo infaticabile e generoso Presidente, che ha dato lustro con i suoi studi, le sue ricerche e le sue iniziative alla nostra città.
Anche i mesi invernali hanno la loro importanza e possono avere un “peso” turistico se supportati da idee, capacità politiche adeguate, da una nuova immagine che riqualifichi la città dal punto di vista turistico-funzionale. E poiché i turisti sono interessati un po’ a tutto, occorre muoversi anche sull’accoglienza e sull’intrattenimento e prevedere manifestazioni e spettacoli turistici come parte integrante dell’offerta turistica. In tale quadro va inserito l’utilizzazione dei locali dell’ex-cinema Odeon, che sarebbe opportuno acquisire al patrimonio comunale, a sala multifunzionale per congressi, cinema, teatro, conferenze.
Nell’ottica della destagionalizzazione dei flussi turistici, vanno infine rimodulati gli orari dei mezzi di trasporto pubblici (bus e traghetti in primo luogo) i cui servizi terminano troppo in anticipo rispetto alle esigenze anche di chi è in vacanza.

3) POLITICHE ABITATIVE
Amalfi negli ultimi anni, a partire dal 1971, ha visto decrescere la propria popolazione di quasi duemila abitanti, circa il 25% degli abitanti, emigrati alla ricerca di un futuro che la città natale non è in grado di offrire. Del resto come può un giovane che vive di lavoro stagionale, ammesso che ce l’abbia, pensare a costruire una famiglia, pagare l’affitto di una casa (anche qui sempre che riesca nell’ardua impresa di trovarla)? È sotto gli occhi di tutti la preoccupazione, la mancanza di una visione e di una prospettiva del proprio futuro che domina nelle giovani coppie. La carenza di immobili da destinare a uso abitativo fa lievitare, fino a renderle inaccessibili, l’affitto delle poche case disponibili. E, considerato che nuove abitazioni non si possono costruire, crediamo che sia diventato necessario ipotizzare la trasformazione e il recupero di edifici già esistenti. Basti pensare all’ex ospedale di Pogerola, di proprietà dell’Asl e quindi della Regione Campania, all’ex confettificio Pansa, di proprietà del Comune e della Provincia e a tutti gli altri immobili inutilizzati o utilizzati in maniera irrazionale rispetto alle esigenze del territorio. Altre abitazioni si potrebbero ottenere recuperando gli immobili privati, a partire dalle seconde e terze case, sfitte, che potrebbero essere assegnate alle giovani coppie amalfitane a prezzo equo, abolendo anche l’ICI per chi socializza gli immobili disoccupati. È quindi necessario utilizzare o trasformare ad uso abitativo, gli immobili mal gestiti, per andare incontro alle impellenti necessità delle famiglie sfrattate, dei meno abbienti, dei pensionati, delle giovani coppie senza dimora, dei lavoratori stagionali. Sottolineiamo ancora l’importanza dell’immobile S.Michele a Pogerola, mai adibito ad ospedale, oggi in stato di abbandono, che potrebbe essere utilizzato a tale scopo, ma le tante Amministrazioni Comunali che si sono sinora succedute, non hanno mai preso seriamente in considerazione l’eventualità di acquisto dell’immobile. Noi, in virtù anche di alcune petizioni popolari, ci impegneremo concretamente, da subito, per il suo passaggio dall’Asl al Comune, a qualsiasi titolo.

4) URBANISTICA, TERRITORIO E VIABILITA’
Il futuro sviluppo economico della città passa attraverso la redazione e l’approvazione del nuovo strumento urbanistico denominato Piano Urbanistico Comunale (P.U.C.). Va assolutamente abbandonato il carattere urbanocentrico della vecchia impostazione urbanistica territoriale che operava a discapito delle aree agricole e della tutela ambientale. Occorre invece rispettare gli equilibri ecologici, salvaguardare le risorse territoriali, promuovere l’interazione tra l’ambiente naturale e quello antropizzato attraverso la logica della riqualificazione e quella della rifunzionalizzazione dell’esistente. La pianificazione territoriale va necessariamente orientata ai principi della tutela ambientale poiché la compresenza di eterogenei rischi  naturali ed antropici e di elevati valori naturalistici e paesistici esige che il perseguimento dello sviluppo si combini con un’azione forte di tutela e di salvaguardia. Ai fini di una forte risposta alle problematiche abitative e a quelle dello sviluppo economico sarebbe opportuno consentire il cambio di destinazione di alcune categorie di immobili pubblici e privati che non rivestono importanza dal punto di vista artistico, storico e culturale.
Infatti tornando all’ex ospedale di Pogerola, se l’immobile diventasse di proprietà del Comune, potrebbe essere possibile portare avanti una serie di importanti progetti utili anche allo sviluppo economico della frazione di Pogerola. Oltre alla possibile ipotesi abitativa di cui sì è parlato poc’anzi altre proposte meritevoli di attenta valutazione sono quella della cittadella giudiziaria (in funzione del decongestionamento del centro storico di Amalfi) e quella dell’ostello della gioventù, per attrarre sul nostro territorio anche i giovani, di cui si è persa traccia da tempo, potenziali futuri e maturi clienti degli alberghi di rango superiore della nostra città.
Plaudiamo all’apertura del parcheggio in roccia Luna Rossa, anche se quest’opera a causa delle varianti in corso d’opera, volute dall’amministrazione uscente, è costata alla cittadinanza circa dieci milioni e mezzo di euro. Tale indebitamento imporrà dei limiti di spesa alla collettività almeno fino al 2014, solo per rispettare gli impegni economici contratti per la sua realizzazione. Ma come utilizzare il nuovo parcheggio? In particolare, con che logica, sostitutiva o aggiuntiva dei parcheggi esistenti?  Noi crediamo che i nuovi  posti macchina debbano essere utilizzati per sostituire quelli presenti in alcune zone nevralgiche del territorio. In particolare è necessario liberare e restituire agli amalfitani piazza Municipio, il lungomare dei Cavalieri e piazza Flavio Gioia, almeno per quella parte che circonda la statua. Inoltre siamo convinti che è certamente possibile individuare nuove sistemazioni per gli autobus fuori dal centro storico, consentendo il solo transito nelle zone centrali, anche per gli autobus di linea SITA senza ridurre la qualità dei servizi al cittadino. A tal fine uno dei possibili siti per la sosta dei bus potrebbe essere individuato a Vettica di Amalfi (Fondo Fusco di proprietà comunale) oppure nel Porto di Salerno, ma altre proposte possono essere ricercate all’occorrenza.
Nel lungo termine riteniamo che si debba arrivare alla pedonalizzazione totale del centro storico attraverso la realizzazione della strada di circumvallazione.
Capitolo a parte riguarda, dal punto di vista urbanistico, la riqualificazione del molo foraneo. Grazie all’opposizione nel paese e in consiglio comunale esercitata da Rifondazione Comunista prima e Italia dei Valori dopo, l’orrendo progetto, attraverso lo strumento del project financing, di prolungamento di oltre 200 metri, pare essere stato accantonato. A parte le spese sostenute dalla collettività per la realizzazione di studi di fattibilità e di progetti preliminari impresentabili, spesso assegnati con metodologie clientelari, resta ora il problema di risistemare la zona del porto. Crediamo che micro interventi di riqualificazione e di consolidamento siano necessari, anche con l’aiuto dei privati, ma senza snaturare quella che è la cartolina di Amalfi. Ossia allungare parzialmente la berma esterna, risistemare i pontili per offrire maggiori servizi a tutti i diportisti e prevedere spazi idonei a garantire l’attività di pesca che sta lentamente scomparendo. Con tale logica, intervenendo dove è necessario e senza deturpare il nostro paesaggio, si ritorna anche a prestare la necessaria attenzione alle problematiche e ai bisogni quotidiani dei nostri concittadini, soprattutto delle frazioni, spesso urgenti e altrettanto meritevoli di risoluzione. Citiamo ad esempio le numerose stradine versanti in condizioni di dissesto che tanti amalfitani utilizzano quotidianamente per raggiungere la propria abitazione. A causa di deficienze dei gradini, dell’assenza di parapetti e ringhiere di protezione, delle carenze di manutenzione e pulizia esse sono pericolosamente percorribili durante le intemperie e costituiscono una fonte di costante pericolo per l’incolumità fisica di anziani e minori.
Lo stesso dicasi per la intricata maglia dei vicoli della città che necessiterebbe di essere riqualificata e di essere riportata a nuova vita per insersi in un ben più appropriato circuito economico-turistico.
Ciò in quanto abbiamo l’obbligo di curare nei minimi dettagli tutto ciò che è immagine e fa parte della cartolina di Amalfi. A cominciare dal centro storico, dove gli esercizi commerciali, senza nessuna condivisione, dispongono ancora di ombrelloni e/o tendaggi pubblicitari. Lo stesso dicasi per la maggior parte degli edifici e delle abitazioni, troppo spesso sporche e impresentabili. Attraverso microincentivi, anche questi dettagli possono essere curati e gestiti.
Un’attenzione particolare va rivolta alla cura e manutenzione delle spiagge, alcune delle quali davvero suggestive, quali quelle di S.Croce e Doglio che offrono quiete ed acque limpide. Non va tuttavia più rinviata la predisposizione di un’idoneo piano spiagge onde tutelare le spiagge pubbliche e regolamentare quelle in concessione.
Discorso a parte meritano le possibili stradine interpoderali e un moderno sistema di trasporto dei limoni dai terrazzamenti non direttamente collegati a queste ultime, a basso impatto ambientale, quale potrebbe essere come già accennato, un sistema su monorotaia (funicolare, p.e.), laddove ciò è possibile e non in contrasto con gli strumenti urbanistici in vigore.
Auspichiamo infine la rimodulazione del Regolamento Viabilità del Comune di Amalfi al fine di renderlo meno penalizzante per i residenti, i lavoratori e per coloro che hanno necessità di visitare i propri congiunti, a partire dal ripristino dell’abbonamento per i lavoratori non residenti, previa presentazione di apposito certificato del datore di lavoro e sulla base di regole rigide da far rispettare.

5) SVILUPPO SOSTENIBILE e AMBIENTE
La tutela dell’ambiente e la lotta alle varie forme di inquinamento (atmosferico, acustico, marino, elettromagnetico) appaiono imprescindibili e strettamente connesse alle nuove modalità di gestione del fenomeno turistico. Dall’inconciliabile conflitto tra sviluppo turistico e conservazione delle risorse, necessariamente bisogna considerare il mantenimento delle risorse come una scelta prioritaria se ci si vuol riferire ad una strategia economica di lungo termine. Il territorio è esso stesso un prodotto e la protezione dello stesso una necessità non eludibile.
E’ proprio in un quadro siffatto di rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali del nostro territorio che desidereremmo inserire e sostenere un progetto elaborato dall’Università degli Studi di Salerno qualche anno fa finalizzato al recupero ed alla  riqualificazione di una miriade di strutture ed edifici esistenti nei vari comuni della costiera attualmente versanti in uno stato di grave abbandono e di estremo degrado: vecchie cartiere dismesse, fabbriche di pasta, fabbriche di ceramiche ecc. L’area di Amalfi, e in particolare della Valle dei Mulini o delle Ferriere, è la più ricca di strutture dismesse e abbandonate. Lo studio citato propone la riqualificazione delle strutture e la loro riconversione funzionale nel pieno rispetto dell’ambiente circostante e in funzione di un auspicabile sviluppo del turismo culturale e di qualità. Nel contempo si potrebbe procedere al recupero e al miglioramento di un tracciato viario e sentieristico precario o inesistente, dando impulso alla domanda di turismo ambientale oggi fortemente in ascesa.
Proprio nell’ottica di conservare il grande dono che è la nostra città e, allo stesso tempo rispettare l’ambiente, riteniamo sia una valida strategia l’applicazione del Green Public Procurement (GPP), ossia di una politica di Acquisti Verdi Pubblici. Attuare il GPP significa introdurre criteri volti alla riduzione degli impatti ambientali nelle politiche di acquisto di beni e servizi degli Enti pubblici. In virtù di quanto accade nel mondo, e soprattutto nella Regione Campania, dove sono state trovate tracce di diossina nel sangue, si rende improcrastinabile e necessario ricondurre tutte le scelte al rispetto dell’ambiente poiché è dall’ambiente in cui viviamo che traiamo le risorse biologiche ed economiche per il nostro sostentamento. La riduzione degli impatti ambientali è relativa a tre aspetti: ciclo di produzione - minore consumo di materie prime ed energia; ciclo di consumo - minori emissioni, minori rischi per la salute umana; ciclo di smaltimento - maggiore durata di vita, migliori possibilità di riutilizzo, minore produzione di rifiuti. Il green public procurement è dunque finalizzato a ridurre gli impatti ambientali e sociali dei processi produttivi "a monte" (incidendo sulla intera filiera di fornitori) rispetto ai consolidati approcci di gestione "a valle" (gestione rifiuti, sprechi, ecc.).
Tale programma va integrato con l’utilizzo di tutte le possibili forme di energie alternative, dai pannelli solari (fotovoltaico di ultima generazione) alla progettazione di centrali idroelettriche, fino alla costruzione, in accordo con i comuni circostanti, di un impianto di pale eoliche, per utilizzare anche le nostre montagne.

6) TRASPARENZA E COMUNICAZIONE
Negli ultimi anni si è assistito ad un lento e inesorabile processo di annullamento di ogni forma di trasparenza da parte dei nostri amministratori. È d’obbligo per ogni concittadino poter accedere a tutti gli atti pubblici e soprattutto poter esprimere la propria opinione, anche individuale, su ogni questione, oltre che essere informato costantemente di ciò che accade nelle stanze comunali. La vicenda del porto insegna. Come fare? Dal 1° gennaio di quest’anno i comuni hanno l’obbligo di pubblicare on line, a disposizione di tutti, ogni atto pubblico. Noi crediamo che questo servizio vada sviluppato attraverso la gestione diretta del Comune, previo accordo con le compagnie telefoniche presenti sul territorio, della rete wireless in maniera da dare a tutti l’opportunità di utilizzare internet gratis. A tal proposito è assurdo che nella maggior parte delle frazioni ancora non vi sia la possibilità di disporre, anche a titolo oneroso, di una copertura ADSL. Così come da più parti si lamenta la scarsa qualità del segnale televisivo, non migliorata affatto dalla recente introduzione della tecnologia digitale terrestre. Di tali importanti problematiche riteniamo debba farsi carico l’Ente Locale, anche istituendo, se del caso, un responsabile per le nuove tecnologie, per essere, come una città turistica di fama mondiale richiede, sempre al passo con i tempi. 
Inoltre, per mantenere un contatto diretto tra la cittadinanza e il Comune, proponiamo la distribuzione di un foglio mensile informativo del lavoro svolto dall’Amministrazione Comunale. Un altro strumento importante, soprattutto per chi vive nelle frazioni, può essere la creazione di apposite “buche”, simili a caselle postali, al fine di raccogliere tutte le notizie, i disagi, i malcontenti e le proposte di ogni cittadino.

7) PARTECIPAZIONE
La democrazia se non è partecipata rischia di degenerare in autoritarismo e dittatura che tende prima ad allontanare dalla macchina amministrativa, per poi concentrare le scelte nelle mani di pochi individui. Per riequilibrare questo stato di cose, è necessario, da subito, ripristinare e potenziare le consulte di quartiere, unico strumento reale di partecipazione, al di la delle appartenenze politico-sociali. A tal fine intendiamo potenziare questo strumento democratico, dotando le consulte non solo di potere consultivo, come è stato nella prima edizione, ma anche di spesa, prevedendo nel bilancio comunale un apposito capitolo per far fronte alle esigenze evidenziate dalle stesse.
Infine per annullare lo storico deficit di partecipazione, alta solo nel periodo preelettorale, proponiamo l’istituzionalizzazione di pubbliche assemblee da svolgersi a cadenza semestrale in ogni quartiere e/o frazione della nostra città. Con l’obiettivo di migliorare la capacità di ascolto e ricezione dell’A.C. e di far partecipare attivamente la collettività per sviluppare un nuovo modo di far Politica che parta dalle esigenze quotidiane.

8) AGRICOLTURA
Il settore primario da tempi remoti non è più considerato strategico (un discorso a parte meriterebbe la coltivazione dei limoni) per l’economia cittadina, sostituito come sappiamo dalle ben più remunerative attività turistico-ricettive e commerciali ma è a queste ultime strettamente connesso, sia perché i suoi caratteristici prodotti giungono sulle tavole di alberghi e ristoranti locali sia per l’attività di trasformazione, assolutamente non trascurabile per l’economia locale, a cui molti di questi prodotti sono sottoposti (vini locali, limoncello, olio ecc.). Riprendiamo tuttavia qui il tema, già sostenuto in passato, della necessità di realizzare dei moderni sistemi di trasporto dei limoni dai terrazzamenti più isolati e meno accessibili o non direttamente collegati a strade interpoderali: piccole funicolari o mezzi su monorotaie, laddove ciò è possibile e non in contrasto con la legislazione urbanistica e paesaggistica vigente. Alleviando le “fatiche” degli agricoltori con la concessione di idonei incentivi si difenderebbe la sopravvivenza di una così pregiata produzione, si ostacolerebbe la tendenza dell’abbandono dei caratteristici terrazzamenti, si ridurrebbero i rischi franosi per il nostro territorio.
Un’altra proposta è il rilancio dei prodotti agricoli (in part. dell’ortofrutta) e della gastronomia tipica locale che si potrebbe promuovere con la dizione “I sapori di Amalfi”. Consapevoli che solo con la collaborazione si possono conseguire risultati apprezzabili suggeriamo l’istituzione di un Comitato partecipato dall’Ascom-Confcommercio e dalle associazioni del settore agricolo quali Coldiretti, C.I.A. e Confagricoltori a mezzo del quale sostenere un progetto di rivalutazione dei nostri prodotti tipici interpretati come grande ricchezza territoriale e modello di sviluppo coerente col territorio agricolo delle località collinari e dei Villaggi.

9) ISTRUZIONE E FORMAZIONE
Per quanto riguarda l’istruzione intravediamo la necessità di istituire corsi di recupero scolastici gratuiti a prezzi sociali per gli adulti-lavoratori che hanno necessità di conseguire la licenza media o un titolo di studio medio-superiore.
Stessa opportunità va offerta agli stranieri che hanno necessità di inserirsi lavorativamente nella nostra comunità.
Di importanza fondamentale è senza dubbio anche il recupero dell’artigianato attraverso la formazione professionale poiché molti antichi mestieri sono in via di estinzione a causa del mancato ricambio generazionale e soprattutto di aree idonee all’esercizio di tali attività che sempre più si stanno espellendo dal centro storico di Amalfi.
Altro tema meritevole di interesse è quello della formazione turistica al quale occorrerebbe dedicare maggiore attenzione, data l’importanza di assicurare uno standard qualitativo di rilievo. Se si vuol puntare sul turismo di qualità occorre investire risorse sulla formazione, istituendo sia corsi di lingue straniere che corsi di aggiornamento professionale permanente per tutte le figure del settore turistico-alberghiero. Non vanno infatti sottovalutate le conseguenze negative che il carattere stagionale dell’occupazione turistico-alberghiera comporta sulla qualità dei servizi offerti. Per ovviare, nel breve periodo, si potrebbero ricercare accordi con imprenditori o gruppi alberghieri per “rioccupare” quei lavoratori che hanno interesse a continuare l’attività e nel contempo acquisire nuove conoscenze, anche linguistiche, e nuove capacità professionali da utilizzare successivamente in loco. Ciò anche al fine di evitare la continua ricerca di professionisti fuori dal nostro territorio e frenare l’emigrazione verso altre mete.
Infine un accenno alle professionalità emergenti legate in gran parte allo sviluppo dei “turismi” del futuro, quello culturale e quello ambientale. Appare necessaria la formazione di nuove figure legate alle nuove modalità di gestione del fenomeno turistico e la nostra città potrebbe destinare all’uopo uno dei tanti immobili inutilizzati sparsi sul territorio per istituire in concertazione con gli istituti superiori già presenti e l’Università di Salerno dei corsi specialistici ed avanzati. Le nuove figure ricercate dal mercato sono quelle di analista di mercato, di addetti al marketing e alla comunicazione, di city manager, di market observer, di gestori delle risorse turistiche, di programmatori ed organizzatori di eventi, di addetti all’erogazione di servizi culturali e ambientali e così via.

10) LAVORO, POLITICHE SOCIALI e GIOVANILI
Oltre a quanto ampiamente già affermato riguardo alla necessità di allungare la stagione lavorativa, riteniamo opportuno curare l’aspetto e le opportunità di riscatto sociale, connesse strettamente al lavoro, a tutt’oggi legato a pratiche di improvvisazione, casualità di singoli interventi o, peggio, a pratiche clientelari.
Vanno rimossi “…gli ostacoli di ordine economico e sociale” che “limitano di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” (art. 3 Costituzione).
Il lavoro deve essere considerato come dignità, come possibilità di essere liberi. Per questo crediamo che vada innanzitutto istituito uno sportello lavoro, con compiti informativi e propositivi. In particolare è necessario dare a ogni lavoratore tutte le necessarie informazioni riguardo ai suoi diritti, al fine di evitare la trappola del ricatto che lo vede troppe volte soccombente. L’obiettivo finale è quello di creare lavoro stabile, duraturo e soddisfacente sia per i lavoratori che per gli imprenditori, con scelte strettamente connesse all’opera di destagionalizzazione dei flussi turistici che deve essere ritenuta la strada maestra da perseguire. Grazie allo sportello lavoro, dotato di valide figure professionali, si potrebbe incrementare l’utilizzo dello strumento legislativo, noto come legge Bersani, concernente le mini cooperative, grazie al quale è possibile creare cooperative di soli tre partecipanti (da un minimo di tre a un massimo di otto): molti giovani non attendono altro che di essere guidati nella creazione di imprese cooperative, soprattutto nel settore turistico e dell’accoglienza. Con tali scelte si andrebbero a migliorare i servizi da offrire ai nostri concittadini, migliorando in particolare le condizioni materiali delle fasce sociali più deboli. Infatti, dopo una seria e programmata formazione settoriale, è auspicabile un potenziamento del cosiddetto terzo settore: ossia lavorare, attraverso forme cooperative, o comunque in collaborazione con enti pubblici, attorno a tutto ciò che sono servizi e sussidi sociali. Fino a costituire organizzazioni, prettamente giovanili, in grado di fornire assistenza alle famiglie che versano in stato di indigenza.
Va incrementato l’utilizzo dei mezzi pubblici, elettrici, su tutto il territorio; vanno finanziate le associazioni costituite da anziani e pensionati; sostenuto il servizio di trasporto pubblico e scolastico dei disabili, nonché il loro possibile inserimento lavorativo; vanno promosse le associazioni giovanili, destinando risorse economiche alla gestione di spazi attrezzati per la socializzazione, l’aggregazione, la realizzazione di attività artistiche, musicali, ricreative e sportive; va ripristinata la piena funzionalità dell’Informagiovani affidandone la gestione a giovani e studenti con contratti part time.

11) CULTURA e TURISMO
Le varie manifestazioni note come Premio Internazionale Duca di Amalfi, Ibsen Festival, Amalfi By Night, Capodanno ad Amalfi, Carnevale Amalfitano, Festival delle Repubbliche Marinare sono, o scomparse dalla programmazione annuale, per mancanza di fondi o perché legate alla sponsorizzazione dell’Assessore al Turismo di turno o sono state ridimensionate al punto da perdere gran parte del loro splendore ed appeal turistico. Resta tuttavia la necessità di una manifestazione annuale di un certo spessore che possa proiettare il nome di Amalfi sul vasto palcoscenico internazionale. La Regata delle Antiche Repubbliche Marinare si svolge solo ogni quattro anni nella nostra città di qui discende l’opportunità di integrare quella manifestazione con un altro appuntamento annuale preferibilmente non collegato anch’esso ai temi storici e rievocativi del passato.
Di fondamentale importanza è l’attività del Centro di Storia e Cultura Amalfitana con il quale sarebbe opportuno intensificare la collaborazione nel quadro di una programmazione sinergica delle attività dei due enti.
Plaudiamo alla conclusione delle opere di restauro e di adeguamento funzionale alle norme di sicurezza degli Antichi Arsenali della Repubblica, ora finalmente disponibili a raccontare con le innumerevoli testimonianze ivi custodite, ulteriormente arricchite dai nuovi supporti tecnologici, la grande epopea della Repubblica Marinara. E siamo fiduciosi di poter presto vedere aperto al pubblico anche un Museo dedicato a due nostri insegni concittadini, il pittore Pietro Scoppetta ed il compositore Antonio Tirabasso.
Relegati in un cantuccio dall’ultima amministrazione comunale, gli eventi culturali rivestono invece fondamentale importanza sia in funzione dell’elevazione civile e sociale della città che in funzione turistica per i particolari e graditi approfondimenti sulla storia, la civiltà, il corpo legislativo, la religione, le attività economiche, gli usi e costumi di un popolo che rappresentò per alcuni secoli il faro della civiltà mediterranea nonché un esempio di riscatto da imitare (vedi Pisa, Genova e Venezia) in un’epoca contrassegnata dall’arretratezza culturale e dalle invasioni barbariche e saracene della penisola. Le iniziative culturali sono da considerarsi fondamentali nell’ambito di una politica di destagionalizzazione dei flussi turistici.
Negli ultimi due decenni si è assistito in Europa ad una vera e propria esplosione del “turismo culturale” che costituisce ormai una strategia chiave dello sviluppo del settore. Le più recenti ricerche indicano che il patrimonio e le risorse culturali sono diventati da basilare importanza come elementi di attrazione turistica.
Sebbene l’interesse per il patrimonio si possa far risalire alle fasi iniziali dell’esperienza turistica (con riferimento al Grand Tour), la rivalutazione del patrimonio non significa un ritorno alle pratiche tradizionali, ma ne determina di nuove.
Vanno pertanto messi in evidenza e valorizzati tutti gli aspetti patrimoniali di un luogo: l’architettura (palazzi, chiese, castelli, torri), l’urbanistica e il tessuto urbano (vie, piazze, percorsi, parchi e giardini), le tradizioni (riti, feste, sagre, commemorazioni), il folklore (musica, poesia, dialetto) e la cultura materiale (gastronomia, artigianato, processi produttivi) in quanto tutti testimoni dell’autentica e individuale personalità della zona.
Questi elementi vanno coordinati e collegati alla situazione ambientale complessiva, così da formare uno scenario unico, che riassuma le caratteristiche di unicità e specificità della nostra zona.
Il nostro precipuo impegno sarà indirizzato alla rigenerazione delle manifestazioni che hanno fatto “la storia” di Amalfi e che da sole valevano il soggiorno nella nostra città. Ci riferiamo anzitutto al “Capodanno Amalfitano” per il quale chiederemo maggiori fondi per la costituzione delle caratteristiche bande folkloristiche ripristinando l’appassionante competizione canora e scenografica e l’attribuzione di un cospicuo premio per i migliori costumi e la migliore interpretazione.

“Costruire un Programma virtuoso
e sostenibile nel campo Ambientale”
Il Decreto Legislativo n° 152/06 ha introdotto profondi elementi di novità rispetto al precedente decreto legislativo n° 22/97 (Decreto Ronchi) in materia di gestione dei rifiuti.

In particolare per ciò che concerne le Competenze dei Comuni l’art. 198 prevede:
i Comuni concorrono alla gestione dei rifiuti urbani ed assimilati, disciplinata da  appositi regolamenti, nel rispetto dei principi di trasparenza, efficienza, efficacia ed economicità e in coerenza con i piani d'ambito, stabilendo in particolare:
a) le misure per assicurare la tutela igienico-sanitaria in tutte le fasi della gestione dei rifiuti urbani;
b) le modalità del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani;
c) le modalità del conferimento, della raccolta differenziata e del trasporto dei rifiuti urbani ed assimilati al fine di garantire una distinta gestione delle diverse frazioni di rifiuti e promuovere il recupero degli stessi;
d) le norme atte a garantire una distinta ed adeguata gestione dei rifiuti urbani pericolosi e dei rifiuti da esumazione ed estumulazione di cui all'articolo 184, comma 2, lettera f)
e) le misure necessarie ad ottimizzare le forme di conferimento, raccolta e trasporto dei rifiuti primari di imballaggio in sinergia con altre frazioni merceologiche, fissando standard minimi da rispettare;
f) le modalità di esecuzione della pesata dei rifiuti urbani prima di inviarli al recupero e allo smaltimento;
g) l'assimilazione, per qualità e quantità, dei rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti urbani, secondo i criteri di cui all'articolo 195, comma 2, lettera e), ferme restando le definizioni di cui all'articolo 184, comma 2, lettere c) e d).

Dall’analisi dei dati raccolti, dalle modalità di espletamento del servizio e dai regolamenti adottati, emerge con chiarezza che nella città di Amalfi troppo poco è stato fatto dal 2008 ad oggi. SI manifestano quotidianamente grosse carenze nelle azioni finalizzate al raggiungimento dei principi sopraenunciati e nell’affrontare in maniera completa e moderna il ciclo dei rifiuti.
L’attuale sistema di raccolta dei rifiuti urbani è così organizzato:
“porta a porta” nel Centro Storico – “a cassonetto - bidoncini” via Delle Cartiere - via Paradiso;
“a cassonetto” in periferia.
Le esperienze di diverse città italiane hanno dimostrato che la raccolta differenziata domiciliare è quella che permette di ottenere i risultati migliori, in linea con quelli imposti dall’attuale normativa, sia in termini quantitativi che qualitativi. E’ quindi indispensabile rivedere ed integrare il capitolato di appalto con il quale era stato aggiudicato il servizio pubblico dei rifiuti.
La strada è pertanto lo sviluppo delle raccolte differenziate, supportate da un’organizzazione efficiente del servizio “porta a porta” da estendere a tutta la periferia.

Realizzare un’area a sostegno del servizio di raccolta differenziata, che sarà a disposizione dell’utenza per il conferimento del materiale “secco” riciclabile: carta, plastica, alluminio, legno, ingombrante, elettrico - escluso l’organico (già definiti: la localizzazione dell’isola ecologica (Vettica fondo Fusco) e lo studio di fattibilità. Il Capitolato d’appalto del Comune di Amalfi peraltro ne fa esplicita menzione all’art.16 Piattaforma ecologica. Si permetterà così al cittadino di accedere a progressivi sgravi fiscali sulla TARSU/TARIFFA.

L’area si configura come un grande piazzale recintato, dove saranno dislocati dei container dei diversi materiali differenziati, una pesa dei piccoli materiali di fronte ad un sistema computerizzato. I cittadini che si serviranno dell’isola ecologica saranno registrati e ad ogni utenza sarà distribuita una scheda magnetica individuale che registrerà i punti e a fine anno, per chi supererà quota 500, riceverà a casa un Bonus economico da 20 e/o 40 euro.
I rifiuti conferiti nella stazione ecologica verranno pesati ad ogni scarico e il peso del rifiuto, a seconda del materiale conferito, sarà trasformato in un punteggio.
La stazione ecologica, può rappresentare una soluzione sostenibile e duratura alla gestione rifiuti sia per motivi economici che ambientali.
Separando correttamente i rifiuti e coinvolgendo i cittadini, vuol dire una significativa riduzione del rifiuto da avviare in discarica. Comporterà inoltre un vantaggio economico collettivo in quanto si pagheranno tariffe più basse. Si potrà così puntare a raggiungere con decisione alla percentuale della differenziazione dei rifiuti prevista per legge, e ci permetterà di essere finalmente tra i Comuni Virtuosi della Provincia di Salerno.

Altro obiettivo è incentivare la pratica del compostaggio domestico. Svolgere una capillare e costante campagna informativa e di sensibilizzazione sul compostaggio. Per incentivare questa buona pratica dovrà essere riconosciuto una riduzione del 20% della tassa rifiuti.

Istituzione di un Laboratorio di Educazione alla Sostenibilità Ambientale, che sia punto di riferimento, di consultazione, e di suggerimenti per gli amministratori pubblici e per gli imprenditori privati sulla questione ambientale; indispensabile inoltre per responsabilizzare e sensibilizzare tutti i cittadini, affinché adottino principi e comportamenti di corretta prassi ambientale.

Sarà importante mettere al centro la sostenibilità ambientale e la qualità della vita dei cittadini che vivono formando la comunità. La prossima amministrazione, qualunque essa sia, dovrà sollecitare e intraprendere una seria sperimentazione sulla partecipazione attiva dei cittadini alle scelte di governo dell’Ente Locale. Sono importanti tutti gli strumenti di coinvolgimento, dai bilanci sociali partecipativi, alle progettazioni partecipate. Non sono percorsi facili ma la nostra lista si impegna sin d’ora ad accettare la sfida.
Avviare “buone pratiche” in campo ambientale significa agire sulle singole coscienze dei propri concittadini, rendendoli pienamente consapevoli delle tematiche ambientali e della loro importanza sulla qualità della vita, sulla salute degli individui e del nostro territorio.

Le “buone pratiche” saranno strutturate attorno a 4 linee di intervento:
Rifiuti
Mobilità sostenibile
Gestione del territorio
Impronta ecologica della macchina comunale

INTERVENTI PER L’AGRICOLTURA
L’istanza di ridefinizione del ruolo dell’agricoltura in Costa d’Amalfi contestualmente evidenzia la necessità di predisporre un idoneo strumento urbanistico per l’intera area geografica della Costiera Amalfitana (rimodulazione del P.U.T.) capace di rendere più agevole la fruizione del territorio nella sua interezza – dal mare alle montagne - e incentivare nuova occupazione.
A tal uopo si ritiene di dover intraprendere azioni mirate alla costituzione in via permanente di:
a) scuole di formazione per il personale impiegato ad ogni titolo in agricoltura, istituzione di una scuola agraria o accordi con le scuole per una trattazione idonea della materia, istituire borse di studio per la ricerca scientifica da applicare alle coltivazioni;
b) osservatorio scientifico di controllo del territorio;
c) presidio fito-sanitario;
d) centro vivaistico;
e) assessorati per le politiche agricole e ambientali nei Comuni;
f)  costituzione permanente di un comitato o commissione per la salvaguardia dell’agricoltura in Costiera Amalfitana.

Si rileva l’urgenza di predisporre interventi per la ripresa delle imprese locali fondati su due proposte alternative:
a) inserzione nell’ambito dei P.O.R. Campania 2007-2013 di una misura ad hoc riguardante il territorio Costa d’Amalfi. Le nuove misure P.O.R. non dovranno essere legate al reddito e coinvolgere anche l’Assessorato al Turismo Regionale con i propri fondi.
b) proposta per la promulgazione di una legge nazionale speciale per la Costa d’Amalfi finalizzata al recupero dei terreni abbandonati e alla rivitalizzazione delle aziende agricole e della piccola proprietà privata contadina

Si ipotizzano talune misure che potrebbero avere un benefico contributo per la ripresa dell’agricoltura :
a) Abolizione della tassa fitosanitaria applicata ai piccoli proprietari
b) Per affrontare la concorrenza di altre zone e/o paesi avvantaggiati rispetto al nostro dai minori costi di produzione, si potrebbe istituire in costiera una zona franca, con agevolazioni fiscali
c) Promozioni mirate effettuate di concerto con le organizzazioni sindacali e dei produttori, dei condizionatori e dei trasformatori, nei punti vendita delle catene della D.O. della G.D.O. e nei centri commerciali
d) Incaricare e/o assumere a livello comunale, personale contadino per la manutenzione e pulizia delle strade, vie e viottoli ricadenti nelle aree delle frazioni a vocazione agricola
e) Realizzazione e/o completamento di strade interpoderali o piste carrabili o vettori meccanici, per coloro che si dedicano alla coltivazione dei fondi salvaguardando, nel contempo, l’assetto paesaggistico e ambientale scongiurando l’inevitabile dissesto idrogeologico che deriverebbe dalla mancata coltivazione dei fondi agricoli a monte
f) Ricerca e creazione di pozzi per la captazione delle acque esistenti sul territorio, realizzazione e/o recupero di vasche di raccolta di acque piovane (peschiere), canalizzazione e/o ripristino di quelle esistenti, per far fronte alla grave siccità che di anno in anno crea non pochi problemi ai contadini
g) Concessione di incentivi finanziari e snellimenti  delle procedure amministrative intesi alla riscoperta, al recupero ed alla valorizzazione del notevole patrimonio immobiliare costituito da numerosissime strutture rurali la cui utilizzazione a scopo ricettivo extra alberghiero (turismo rurale) consentirebbero ai sempre più rari operatori dell’agricoltura di ottenere sostegno al reddito proveniente dall’agricoltura
h) Favorire l’aggregazione tra imprese agricole e agricoltori, con la creazione di società o cooperative di commercializzazione dei prodotti, tali forme di associazione, possono fruire di finanziamenti pubblici superando il limite del Reddito Lordo Standard
i) Istituzione di mercatini per la vendita diretta dei prodotti da parte dei coltivatori (FARM MARKET), previsti dalla norma nazionale, ed inserimento del Comune di Amalfi nell’elenco dei “Mercatini del Biologico”
j) Istituzione di un efficiente presidio fito-sanitario, in loco, per monitorare costantemente il territorio e sottoporlo ad attenta vigilanza delle colture tipiche
k) Creazione nel nostro territorio di un vivaio di piante di limoni dell’ecotipo “sfusato amalfitano”, ma anche di altri cultivar, rinomati per i pregi e le caratteristiche organolettiche decantate da tutti, da asservire anche alla ricerca scientifica volta all’innovazione
l) Istituzione di un albo professionale per l’avviamento e l’aggiornamento degli addetti alla pratica della limonicoltura, della viticoltura, dell’olivicoltura etc.
m) Istituzione di premi annuali adeguati per chi coltiva con la buona prassi il proprio fondo agricolo
n) Creare la cultura del gusto del “sapore della costiera” attraverso indagini di mercato e studi agro-alimentari di concerto con le facoltà universitarie del settore che possano aiutare ed orientare i consumatori al consumo di prodotti biologici, sani e garantiti
o) Sensibilizzare, anche attraverso incentivi (quali per esempio la riduzione delle tasse comunali sui servizi), i ristoratori, gli albergatori, i bar, le pasticcerie, i fruttivendoli, i chioschi e gli esercizi vendita di prodotti tipici, attraverso la creazione di un marchio (sapori amalfitani) anche al di fuori del nostro comprensorio, che propongano ai consumatori i nostri prodotti tipici e di eccellenza
p) Promuovere, in collaborazione con i tour operator, percorsi enogastronomici alla riscoperta dei giardini della costiera amalfitana
q) Istituzione di un evento annuale a carattere fieristico-culturale, prevedendo l’assegnazione di premi ai coltivatori meritevoli
Queste solo alcune delle iniziative e le attività da poter da subito mettere in campo a sostegno della nostra agricoltura e per il suo immediato rilancio.